Ottima trimestrale quella di Pirelli che batte le attese a tutti i livelli. Nei primi nove mesi, infatti, i ricavi segnano un +26,5% a 5.033,3 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2021, un utile netto a +52,1% a 359,3 milioni di euro (236,2 milioni di euro al 30 settembre 2021).
Secondo quanto dichiarato dagli analisti di Intesa Sanpaolo
I conti trimestrali sono stati forti, a media singola cifra percentuale oltre il consenso e tra un 3% e un 4% oltre le nostre stime… Evidenziano come la guidance sui ricavi 2022 sia stata migliorata grazie a un più forte mix di prezzo. Rating buy, prezzo obiettivo a 4,8 euro confermati.
Il titolo, quindi, si è scrollato di dosso l’indecisione che lo caratterizzava fino a qualche mese fa scattando al rialzo. A questo punto gli ottimi dati trimestrali fin dove spingeranno queste azioni?
Le indicazioni dell’analisi fondamentale
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Qualunque sia la metrica utilizzata, la valutazione basata sui multipli di mercato restituisce un titolo azionario con un’interessante sottovalutazione. Ad esempio, il rapporto tra prezzo e utili esprime una sottovalutazione di oltre il 60%. Un analogo risultato si ottiene quando si considerano il rapporto prezzo su fatturato e il Price to Book ratio. Nel rapporto tra prezzo e fatturato il valore 0,7 è relativamente basso non solo rispetto al settore di riferimento, ma anche in assoluto.
La situazione finanziaria, poi, è buona, con un indice di liquidità superiore a 1 e un rapporto tra debito e capitalizzazione pari a circa il 90%.
Per quel che riguarda il rendimento del dividendo, invece, allo stato attuale è pari al 4% circa, mentre per gli anni a venire è visto in crescita su livelli superiori al 4,5%.
Gli ottimi dati trimestrali fin dove spingeranno queste azioni? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Pirelli (MIL:PRC) ha chiuso la seduta del 17 novembre in area 4,076 euro, con un ribasso dell’1,07% rispetto alla seduta precedente.
Come si vede dal grafico la tendenza in corso è rialzista e dopo avere rotto al rialzo la forte resistenza in area 3,996 euro (I obiettivo di prezzo), adesso punta al II obiettivo di prezzo in area 4,771 euro. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 5,546 euro (III obiettivo di prezzo).
Solo una chiusura settimanale inferiore a 3,996 euro potrebbe mettere in crisi lo scenario rialzista. In questo caso il titolo potrebbe andare ad aggiornare i minimi annuali in area 3,2 euro.