È difficile fare un riepilogo della storia dell’orologeria giapponese che ha le sue radici nell’antichità, ma i collezionisti vanno pazzi per oggetti simili. È necessario conoscere a fondo la materia se vogliamo guadagnare con questo tipo di commercio. Ecco alcune notizie.
Fu l’Imperatore Tenchi nel 671 d.C a creare il primo orologio ad acqua dando vita alla formidabile tradizione giapponese in materia di orologeria. Il primo boom si ebbe a metà del XVI secolo quando aumentarono le abilità nella costruzione di organi, attrezzature astronomiche e quindi anche di orologi. Nel 1950 vennero creati orologi con calendari e con la carica automatica e la produzione salì senza conoscere più crisi.
Il marchio Seiko è uno degli orologi più amati dagli Imperatori che erano soliti regalarli agli ospiti di una certa importanza. Il modello Grand Seiko Imperiale ha il timbro del fiore imperiale sul quadrante. L’Imperatore Hiroshito venne in Europa nel 1971 e regalò quest’orologio alle persone che lo aiutarono durante il viaggio. Non si conosce il numero di esemplari, quindi chi ne possiede uno si presuppone che abbia con sé un prezzo davvero ricercato dai collezionisti. Il calibro 4580 ha superato i controlli svizzeri ed è considerato di elevata precisione.
Aste milionarie
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Gli orologi degli Imperatori giapponesi sono davvero rari. Quello di ispirazione Samurai Line ha un valore di 1.720 euro ed è della linea Enera. Ha sul quadrante i fiori di Sakura che rappresentano la vita che cambia ma che portano anche tanta fortuna allungando la vita di 100 anni. Le lancette sono a forma di spada ma non la moderna Katana bensì la Tsurugi che era un simbolo del potere per gli imperatori giapponesi.
Alcuni Imperatori erano dei veri appassionati. L’imperatore Aisn-Gioro Puyi che abbiamo imparato a conoscere grazie al film di Bernardo Bertolucci possedeva un Patek Philippe Calatrava la cui storia è molto tribolata. Finito nelle mani di un rivenditore parigino nel 1937, è stato stabilito che si trattasse di un regalo fatto dall’imperatore al suo amico e traduttore Permyakov quando era sovrano della Manciuria. È un simbolo del periodo di prigionia di Puyi che ha assunto nel tempo valore di reperto storico con grande valenza sentimentale. Venduto all’asta nel maggio 2023, il prezzo battuto è stato di 5 milioni di dollari.
Gli orologi degli Imperatori giapponesi sempre legati alla storia
Tutte le case di orologeria giapponese più famose sono nate nel Novecento. Casio, Seiko, Citizen, sono nate da idee moderne ma la cultura giapponese è antichissima. Dopo gli orologi ad acqua di Tenchi denominati rokoku bisognerà aspettare il 1550 per l’arrivo di un vero orologio in Giappone. Il missionario Francis Xavier regalò un esemplare davvero raro al signore feudale Ouchi Yashitaka. Poco utile per scandire il tempo, questo incerto orologio è diventato un reperto da collezione di grande valore come tutti gli esemplari regalati dai messaggeri del Papa a guerrieri, shogun e Imperatori.
È proprio grazie ai missionari e agli emissari del Papa che nacquero i wadokei cioè gli orologi giapponesi. Anche l’Imperatore Akihito era un appassionato. I modelli Citizen Ace venivano regalati negli anni Settanta a chi lavorava nelle Ferrovie dello Stato e questa abitudine è stata mantenuta anche nei tempi più recenti. Fino a poco prima che ci fosse la storica abdicazione. Sono pezzi che raramente un collezionista si lascia sfuggire. I prezzi potrebbero partire da 1.500 euro circa.