Gli oli migliori per friggere. Patatine fritte croccanti e dorate assicurate 

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Ci siamo mai chiesti qual è l’olio migliore per friggere fra i tanti che si possono trovare in commercio? Ecco una piccola lista che ci permette di capire quali sono gli oli migliori che funzionano bene con le fritture. Potremmo avere così anche delle patatine fritte croccanti e dorate. 

La frittura si dice che sia un’arte e non basta semplicemente buttare gli alimenti nell’olio caldo per ottenere dei buoni risultati. Ancor più difficile se si tratta di friggere le famose patatine. Quelle del supermercato già tagliate, a volte hanno già ricevuto una preparazione che permette di ottenere risultati soddisfacenti. Sono ben tagliate, hanno una precottura e a noi non resta che terminare il lavoro in padella.

Attenzione alla solanina

Per quanto riguarda invece le patate che si preparano completamente a casa, bisogna fare attenzione ad un particolare importante. Le patate nella zona della buccia contengono una sostanza poco amica della salute, conosciuta col nome di solanina. Per questo motivo la buccia va tolta, solo che qualche volta le patate presentano anche qualche macchia verde. Questo è indice di una concentrazione maggiore di solanina. In questo caso prima di mettere la patata friggere, vanno tolte queste macchie verdi.

Gli oli migliori per friggere sono questi

Scegliere il buon olio per friggere non è solo una questione di gusto ma anche di salute. Non tutti gli oli sono adatti alla frittura. Ogni olio infatti ha il suo punto di fumo. Si tratta del limite di temperatura che non bisogna superare se non si vogliono ingerire, insieme agli alimenti fritti, anche sostanze tossiche. L’acrilammide è proprio quella sostanza che si produce in una frittura in cui l’olio è stato riscaldato oltre il limite. Questa sostanza è riconosciuta come cancerogena.

Ora per evitare di utilizzare oli non adatti, facciamo attenzione anche alla quantità di grassi monoinsaturi, amici della salute, presenti nei vari oli. Ecco una piccola lista che indica la quantità di grassi monoinsaturi su ogni 100gr di prodotto:

▪ olio di oliva 73gr;

▪ olio di colza 63gr;

▪ olio di arachidi 46gr;

▪ olio di semi di girasole 45gr;

▪ olio di palma 37gr;

▪ olio di soia 23gr.

Il vantaggio dell’olio di oliva

L’olio di oliva è quello che contiene il maggior numero di grassi monoinsaturi così come anche l’olio di colza, fra gli oli migliori per friggere. Anche per questo motivo, l’olio di oliva viene preferito per le fritture. Riesce a dare un sapore talmente particolare che arricchisce di gusto gli alimenti.

L’olio di oliva ha anche un punto di fumo molto alto, così come l’olio di colza e l’olio di arachidi oltre che l’olio di girasole. Garantiscono cioè una certa protezione a possibili errori di frittura, come quando ci si dimentica l’olio sul fuoco e si rischia che questi prenda fuoco. Avere un punto di fumo alto, vuol dire che comincia a far fumo e a produrre sostanze tossiche, a temperature più alte. Mentre gli oli a punto di fumo più basso, le produrranno a temperature più basse.

Se dovessimo, perciò, scegliere degli oli per friggere, sicuramente ci orienteremo verso questi. Ciò sia per la questione del punto di fumo e sia perché sono ricchi di acidi monoinsaturi preziosi per la salute.

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