Specialmente quando parlano di noi, noi italiani crediamo ancora di più alle notizie che arrivano dall’estero. Inoltre, se sono i francesi a parlare, dapprima cerchiamo di non farci caso, ma poi ascoltiamo con vivo interesse.
Quando poi gli stranieri parlano di cibo e delle nostre abitudini alimentari, in un primo momento siamo sopresi ma poi leggiamo e ascoltiamo con ancora più attenzione. Se combiniamo queste due cose, il nostro stupore è massimo.
Infatti, secondo un importante quotidiano francese gli italiani continuano a non comprare questa pasta al supermercato ma che a detta degli esperti resta la migliore.
La rivelazione di Le Monde
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Circa un anno fa gli esperti di ProiezionidiBorsa avevano pubblicato un articolo che ha fatto scalpore. Infatti, in quell’articolo si riportavano le parole dello Chef Esposito che sottolineava come gli italiani di pasta in realtà ne capivano poco.
La pasta migliore, a detta dello chef stellato, è quella liscia perché così vuole la tradizione millenaria dei maestri pastai e perché, in realtà, liscia la pasta non lo è mai.
A livello microscopico, infatti, la pasta liscia presenta delle piccole incanalature naturali che accolgono molto meglio il sugo rispetto alle righe della pasta rigata. Il caso sembrava chiuso, ma il quotidiano francese Le Monde ha recentemente intervistato l’autore del libro “Il Paese dei Maccheroni. Storia sociale della pasta”.
Parliamo di Alberto De Bernardi, profondo conoscitore dell’argomento che ha dato delle spiegazioni a questa scelta di consumo. In particolare, secondo l’esperto la pasta nasce liscia. Le righe appaiono soltanto dopo e grazie all’industrializzazione.
Negli anni ’30 le grandi industrie italiane del tempo cominciarono a produrre una sempre maggiore quantità di pasta a più basso costo per soddisfare più clienti. Di conseguenza, dovettero usare farine di minor bassa qualità che davano una pasta che teneva meno bene il sugo. E, per potere vendere a un popolo che era abituato a consumare la pasta con il sugo, si sono dovuti inventare le righe.
Gli italiani continuano a non comprare questa pasta al supermercato ma per gli esperti resta la migliore
Nella mentalità degli italiani, ormai abituati per decenni a consumare la pasta rigata, la pasta liscia è dunque passata di moda. Solo recentemente, a partire dagli anni 2000, c’è stata una riscoperta delle paste lisce e un perfezionamento anche a livello industriale del processo di produzione. Quindi, ora anche la pasta rigata deriva da prodotti di altissima qualità ma la mentalità degli italiani resta la stessa. Il Lettore più colto potrà quindi spiegare ai commensali la scelta delle penne lisce invece di quelle rigate.
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