La pandemia del coronavirus ha effettivamente avuto riflessi sui consumatori. Gli italiani cambiano le abitudini di acquisto. Alvarez&Marsal in collaborazione con Retail Economics hanno stilato un report. Le due società hanno messo sotto la lente di ingrandimento i consumatori di Italia, Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna e Svizzera. Un campione di circa 6mila persone.
Cosa hanno fatto gli italiani
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Gli italiani sono consapevoli che il covid-19 ha segnato le abitudini di acquisto. Durante il periodo del contagio, i consumatori italiani hanno acquistato solo beni di prima necessità come il cibo. Gli italiani hanno tagliato le altre spese dai vestiti, scarpe, mobili, libri e giornali.
Gli acquisti fatti su internet
La vendita online ha beneficiato del momento storico. Gli italiani hanno acquistato elettronica di consumo, pc, attrezzature per la ginnastica tramite il commercio elettronico. La vendita online ha rafforzato la sua fetta di mercato: a livello europeo quest’anno aumenterà di 13,6 miliardi di euro. In Italia gli acquisti online fanno salire il fatturato a 1,5 miliardi. Inghilterra (5 miliardi) e Francia (3 miliardi) hanno fatto qualcosa in più.
Mutamento radicale delle abitudini di consumo
Gli store fisici hanno l’obbligo alla luce di questi dati di adeguarsi. I tempi sono cambiati e il consumatore non ha più l’abitudine di andare nel negozio fisicamente. La strada maestra è di rivedere il business model. I negozi hanno l’obbligo di intercettare i nuovi bisogni dei consumatori e riempire quei vuoti lasciati liberi dalla trasformazione. Una forte attrattività sul web è fondamentale.
Cosa vogliono i giovani
I consumatori più giovani hanno ancora voglia dell’esperienza fisica in negozio perché in questo modo possono scoprire prodotti di nicchia e condividerli sui social network.
Come uscire dalla crisi
Gli operatori hanno voglia di mettersi alle spalle questo periodo di crisi economica. Per uscire da questo quadro di pessimismo generalizzato, le aziende devono cogliere in modo innovativo il processo di trasformazione del commercio tradizionale post coronavirus. E’ pur vero che gli italiani cambiano le abitudini di acquisto ma la parte anche gli operatori devono farla.