Capita a tutti almeno una volta nella vita di prendere la pasta da immergere nell’acqua che bolle e accorgersi di una spiacevole sorpresa. La pasta è scheggiata e ricoperta di una polverina bianca, e strani insetti scuri si muovono dentro il pacchetto. Ci si trova costretti a cambiare formato allora o addirittura a dover spegnere tutto per comprarne dell’altra se l’infestazione riguarda anche gli altri pacchetti. Una doppia fregatura, più tempo perso per poter mangiare e anche soldi buttati. Ebbene gli insetti scuri che mangiano la nostra pasta faranno le valigie con questi 3 furbi espedienti e non saranno più un problema.
I punteruoli del grano
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Tra i vari insetti che attaccano le nostre derrate alimentari ci sono loro, i punteruoli del grano. Piccoli insetti di pochi millimetri di colore scuro. Essi si sviluppano nei cereali come mais, orzo e frumento, ma anche riso e pasta, e se ne nutrono. Depongono all’interno di questi cibi, dopo averli scavati, le uova, dalle quali si svilupperanno poi le larve che se ne nutriranno.
Inutile controllare se il pacco di pasta fosse ben chiuso o meno, i punteruoli riescono a bucare vari materiale e a infiltrarvisi all’interno.
Se li troviamo nei nostri prodotti sbarazziamocene quanto prima e puliamo la dispensa. Assicuriamoci poi che non abbiano contaminato anche gli altri pacchi vicini.
Gli insetti scuri che mangiano la nostra pasta faranno le valigie con questi 3 furbi espedienti
Quella con i punteruoli è dunque una dura lotta dalla quale non possiamo tirarci indietro, armiamoci per sconfiggerli. Se la loro presenza nella pasta è antecedente al nostro acquisto, purtroppo non possiamo far altro che sbarazzarci del prodotto. Ma è possibile però evitare che le loro invasioni avvengano in casa nostra.
Oltre al pepe nero, poco graditi per loro sono anche altri due ingredienti profumatissimi che abbiamo in cucina. Il primo è l’alloro, quindi appendiamone qualche mazzetto dentro il nostro scaffale. La seconda opzione sono i chiodi di garofano, possiamo disseminarne qualcuno sulla mensola o riporli in un sacchetto sottile che ne faccia filtrare l’aroma. Così non solo dovremmo tenerli lontani, ma avremo anche un mobile che sprigiona profumi piacevoli non appena l’apriamo.
Il terzo espediente è quello che seppur scontato a volte non viene in mente, ma soprattutto quello dal risultato garantito. I punteruoli possono bucare carta, cartone e plastica, ma non certo il vetro.
Travasiamo allora la nostra pasta in barattoli di vetro che si chiudano ermeticamente. Possiamo acquistarli o usare quelli ormai vuoti di altri prodotti, naturalmente ben ripuliti. Se vogliamo renderli più carini possiamo realizzarvi delle etichette casalinghe con questo tutorial.
La sfida potrà dirsi dunque vinta a nostro vantaggio e i punteruoli saranno un brutto e lontano ricordo.