Il sale è considerato una pietra miliare nella storia della cucina. Difatti, ha rivoluzionato il modo di cucinare, dando molto più sapore a qualsiasi piatto.
Utilissimo anche per conservare a lungo i cibi, il sale assunse una tale importanza da diventare persino un tipo di corrispondenza nella Roma Antica. Ai soldati veniva retribuita una razione di sale insieme alla loro paga; da qui, infatti, nasce il termine “salario”.
Nonostante le sue favolose qualità, una eccessiva quantità di sale nei cibi viene considerata dannosa per la salute. Particolarmente, è poco indicato per chi ha la pressione alta e problemi di cuore.
Molte persone che ne soffrono si sentono in dovere di smettere di usarlo completamente. Ma è davvero la cosa giusta da fare? In questo articolo, gli esperti sfatano i miti a cui tutti credono su sale e pressione alta. Come rivelano diversi studi scientifici, non tutto quello che ci dicono su questo essenziale ingrediente è vero.
Gli esperti sfatano i miti a cui tutti credono su sale e pressione alta
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Decenni di ricerca non sono ancora riusciti a provare che il consumo di sale sia davvero un problema. Come spiegato in questa dettagliata analisi, i dati raccolti sulla questione sono insufficienti e non accurati.
Le linee guida concernenti il consumo di sale sono ormai obsolete e poco affidabili, e nuovi studi provano invece che troppo poco sale può essere dannoso per l’organismo. Difatti, Il sale contiene minerali essenziali che aiutano con la trasmissione nervale, il funzionamento dei muscoli e il bilanciamento dei fluidi.
Gli effetti del sale sulla pressione sanguigna
Il fatto che ridurre il sale aiuti per abbassare la pressione sanguigna non è completamente sbagliato. Ciò si applica soprattutto a soggetti con ipertensione arteriosa sodio-sensibile.
Tuttavia, come provato da diversi studi, per persone senza questa condizione una riduzione del consumo di sale abbassa la pressione in maniera quasi minima. Non vale la pena avere una dieta sciapa per un risultato così deludente.
Quanto sale si può assumere al giorno?
Secondo L’Organizzazione Mondiale della Sanità, la giusta quantità di sale è di massimo 5 grammi al giorno. Per controllare quanto sale stiamo consumando, spesso basta guardare l’etichetta di un cibo e cercare il livello di sodio. L’ideale è consumare cibi che contengono meno di 120 mg di sodio per 100 grammi di cibo.
Quest’estate, per essere ancora più in salute e assumere le giuste vitamine, mangiamo anche i cocomeri. Per scegliere sempre quelli migliori, seguiamo queste linee guida.