La vita giornaliera di tutti è ormai cambiata drasticamente negli ultimi anni. Orari di lavoro sempre più spezzettati e altre attività da incastrare nella routine giornaliera hanno modificato il significato di pasto ordinario. Dai manager agli impiegati, dagli studenti ai commessi di negozio la routine è diventata quella di mangiare, soprattutto a pranzo, senza orari e senza organizzazione. La cosa fondamentale, però, è la mancanza di attenzione a cosa si mangia.
Il piatto unico è un’ottima scelta perché può racchiudere tutti i macronutrienti fondamentali per affrontare il resto della giornata. Questa “portata unica” è adatta a tutti e a tutte le tasche, si va dal pasto preparato a casa la sera prima al ristornate formale in centro città.
Andiamo a vedere le caratteristiche nutrizionali che deve avere e gli errori più comuni che si commettono quando si decide di mangiare un piatto unico.
Cosa è giusto avere dentro al piatto
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La dieta mediterranea ci è amica e ci aiuta nella scelta degli ingredienti da inserire nel nostro “piattone”. I macronutrienti imprescindibili li conoscono in molti: proteine, carboidrati, sali minerali, fibre tutti facilmente inseribili in un piatto unico.
Un suggerimento facile e divertente è immaginarsi il piatto di portata diviso come una torta. Metà di questa deve essere ricoperta di verdure, l’altra metà deve avere una fonte di carboidrati (patate, pane) e una di proteine (pollo, pesce, fagioli). Tutte le materie prime devono essere di qualità, altrimenti tutto lo sforzo è vano. Prediligere farine integrali, verdure di stagione e carne o pesce di sicura provenienza.
Ma le insalatone? Forse il piatto unico più famoso, ma bisogna fare attenzione, in quanto spesso si arricchisce con ingredienti non salutari (wurstel, avanzi di frigorifero). Quindi anche per la preparazione di questa insalata è consigliabile usare il metodo degli spicchi di torta detto prima.
Gli errori più comuni che si commettono quando si decide di mangiare un piatto unico
Dal testo si evince che l’errore più comune è quello di sostituire un pasto importante con qualcosa di non sufficiente. Il piatto unico è sfruttato da chi ha poco tempo e vuole praticità, ma non ci si deve assolutamente approfittare di queste caratteristiche.
Gli esempi sarebbero parecchi, ma pensiamo al pranzo sostitutivo per eccellenza in estate: il gelato. Il suo alto contenuto di zuccheri e la mancanza degli altri nutrienti essenziali comportano problematiche. Queste faranno sì che il resto della nostra giornata sia caratterizzata da poca energia e bassa concentrazione.