Il principale adempimento a cui sono chiamati gli eredi di un defunto è senza dubbio la dichiarazione di successione. Una dichiarazione che gli eredi devono rendere all’Agenzia delle Entrate. E come previsto dalla normativa, gli eredi devono provvedere entro un anno dalla morte del defunto. Ormai anche la dichiarazione di successione è on line. Un erede può fare tutto comodamente da casa e senza andare da un professionista del settore. E perfino le eventuali correzioni in caso di errore possono essere telematiche.
Gli errori nella dichiarazione di successione possono essere corretti entro 12 mesi con nuove imposte da versare con F24
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Senza la dichiarazione di successione, gli eredi si trovano dinnanzi ad evidenti difficoltà in relazione al lascito di un defunto. Se non si fa la successione una casa piuttosto che un terreno o un fabbricato, non potranno mai essere venduti o ceduti.
Infatti è proprio la successione che fa subentrare nella proprietà di questi beni immobili gli eredi al posto del defunto. Senza successione non si potranno neanche recuperare eventuali risparmi del defunto in banca o presso qualsiasi altro istituto di credito. Naturalmente anche sulla successione possono esserci errori commessi sia da CAF, commercialisti o avvocati, che sono i professionisti del settore più utilizzati, che dal contribuente in prima persona. Ed anche le correzioni possono essere telematiche. Può fare tutto tramite lo SPID il contribuente interessato dalla rettifica della successione. L’interessato deve accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate ed autenticarsi proprio con lo SPID (ma anche con CIE o CNS).
Cosa succede con la successione rettificativa
In base alla natura dell’errore nella successione, ci sono le soluzioni che è possibile adottare. Esiste Infatti l’istituto della dichiarazione rettificativa. Una modifica che però il contribuente deve effettuare provvedendo a versare le imposte catastali, ipotecarie e di bollo. Le imposte si versano sempre in misura fissa. L’errore materiale è quell’errore che viene commesso nella dichiarazione di successione, senza che a causa dello stesso errore, cambi la base imponibile. E la base imponibile è il dato più importante su cui andare a calcolare proprio le imposte da versare.
Il contribuente interessato dalla presentazione della dichiarazione di successione rettificativa, deve provvedere a presentarla entro la data di scadenza della dichiarazione stessa. In termini pratici così come il contribuente deve presentare la successione entro dodici mesi dalla data della sua apertura (decesso del parente), anche la rettifica deve seguire la medesima scadenza. A prescindere dalla scadenza però, il contribuente deve versare anche le imposte prima citate nonostante vi abbia già provveduto con la prima dichiarazione. Gli errori nella dichiarazione di successione possono essere corretti, ma solo seguendo le giuste procedure e non senza accollarsi una nuova ondata di tasse da versare con il modello F24.
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