Il testamento olografo è disciplinato dal codice civile all’articolo 602. Il codice dispone che questo testamento va scritto per intero, datato e sottoscritto per mano dal testatore. Questo deve apporre la propria firma alla fine delle disposizioni. Se anche la firma non indica il nome e il cognome della persona, è valida quando designa con certezza la persona del testatore. La data è composta da giorno, mese e anno.
Il testamento olografo ha delle caratteristiche molto apprezzate. Infatti, è la forma testamentaria che consente la maggiore autonomia e riservatezza al defunto nel disporre dei suoi beni. Questo perché il testatore non ha bisogno di alcun altro soggetto per redigere e conservare il testamento.
Gli eredi possono verificare se il testamento olografo sia nullo oppure valido alla pubblicazione prestando attenzione a un particolare molto diffuso e ricorrente in questo tipo di testamento
Indice dei contenuti
Oltre alla riservatezza e all’autonomia, un’altra caratteristica molto apprezzata di questo atto è la semplicità degli adempimenti formali nella sua redazione. Infatti, sono sostanzialmente tre i requisiti di validità di questa forma successoria. L’autografia, cioè il defunto deve redigere l’atto di suo pugno. La data, molto importante perché consente di verificare in caso di pluralità di testamenti quale sia quello effettivamente valido e vincolante. Con la data è anche possibile verificare se al momento della redazione dell’atto il testatore fosse capace. Infine, l’ultimo requisito formale è la sottoscrizione.
Come già ricordato, la giurisprudenza ha chiarito nel tempo i meccanismi di funzionamento di questa forma successoria molto diffusa. Ad esempio, abbiamo visto che in caso di pluralità di testamenti olografi è possibile che valgano anche le disposizioni date dal testatore in quelli precedenti all’ultimo. Infatti, se le disposizioni del testamento successivo non sono incompatibili con quelle di quello precedente saranno tutte valide.
I requisiti di validità del testamento olografo
Interessante soffermarsi adesso su come gli eredi possono verificare se il testamento olografo sia nullo oppure valido alla pubblicazione. Infatti, vi sono una serie di comportamenti molto diffusi e ricorrenti dei testatori che la giurisprudenza ha analizzato in molte occasioni. Un caso piuttosto comune e discusso è quello delle cancellazioni sul testamento olografo. La Cassazione con la sentenza 1668 del 2004 si è occupata dell’argomento.
I giudici hanno spiegato che se il testatore cancella delle disposizioni nel testamento significa che vuole revocarle. Se, invece, il defunto cancella la data e la sottoscrizione, elementi essenziali del testamento olografo, ne determina la revoca integrale. Se il testatore volesse utilizzare lo stesso atto per redigere un nuovo testamento, ad esempio per salvare le disposizioni non cancellate, potrebbe farlo. In questo caso è necessario apporre una nuova firma e una nuova data alla fine del testamento olografo. In questo caso potrebbe anche aggiungere nuove clausole e nuove disposizioni. Si tratterebbe, dunque, in tutto e per tutto di un nuovo testamento.
Approfondimento