La tregua sui mercati azionari è durata pochissimo solo qualche seduta. Lunedì 20 settembre i mercati sono affondati sui timori del default di Evergrande. Il rimbalzo successivo delle Borse aveva ridotto quella seduta a incidente di percorso. Invece oggi i mercati sono andati nuovamente sotto, pesantemente. Le Borse europee hanno registrato forti perdite fin dall’avvio delle contrattazioni a causa della seduta negativa di ieri di Wall Street. Il fattore “I” è il motivo che ieri ha fatto scendere i prezzi a Wall Street e oggi le Piazza dell’Europa.
Giornata terribile per le Borse perché i mercati iniziano ad avere paura del fattore “I”
Ieri i mercati azionari americani hanno chiuso in ribasso per un motivo che apparentemente poco c’entra con le azioni. Da qualche giorno i rendimenti dei titoli di Stato decennali americani sono saliti. Questo aumento è dovuto esclusivamente ad un motivo, la crescita dell’inflazione. I rendimenti dei titoli decennali stanno cominciando a scontare un aumento dell’inflazione in USA. O meglio, iniziano a scontare un possibile rialzo dei tassi che seguirà all’aumento dell’inflazione. Ed il rialzo dei tassi è come fumo negli occhi per gli operatori dei mercati azionari.
Mercoledì scorso il presidente della FED Jerome Powell, aveva annunciato la progressiva introduzione del tapering. Ma aveva anche dichiarato che i tassi sarebbero rimasti fermi ancora a lungo. Tuttavia l’impennata inflattiva sta spingendo in alto il rendimento delle obbligazioni governative decennali. Queste stanno scontando un rialzo dei tassi che ancora non c’è, ma che se l’inflazione continuasse a salire, potrebbe arrivare con largo anticipo. La stessa presidente della BCE, Christine Lagarde, oggi ha gettato acqua sul fuoco. Per prevenire eventuali crolli dei prezzi ha dichiarato che l’attuale aumento dell’inflazione è solo una fiammata passeggera.
Piazza Affari zavorrata ancora una volta dai bancari
Intanto le Piazze azionarie hanno subito una brutta caduta. Oggi è stata una giornata terribile per le Borse perché i mercati iniziano ad avere paura del fattore “I”. L’indice Euro Stoxx 50 ha ceduto il 2,5%, la Borsa tedesca è scesa del 2%, Parigi ha perduto il 2,1%. Londra ha limitato i danni ed è scesa dello 0,5%. Al momento della chiusura delle contrattazioni in Europa anche Wall Street stava andando male con perdite tra l’1,5% e il 2,5%.
Piazza Affari ha ceduto il 2,1% e il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB), ha chiuso a 25.573 punti, rimangiandosi metà dei guadagni fatti la scorsa settimana. Un solo titolo tra le blue chip ha chiuso in territorio positivo, Eni, che ha guadagnato lo 0,7%. Ovviamente per le banche è stata una giornata pesante. Le due peggiori sono state Unicredit, in calo del 4% e Banco BPM in ribasso del 2,6%.
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