Già dopo i 50 anni questa condizione potrebbe condurre verso demenza e Alzheimer danneggiando cervello e memoria

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Con il passare degli anni la vita media delle persone si sta lentamente allungando. Grazie alle scoperte scientifiche e al miglioramento della qualità della vita, ad oggi le persone riescono a vivere più a lungo. Se per molti aspetti questo è ovviamente un bene, non sono da ignorare alcune conseguenze. Infatti sembra che l’aumento della vita media delle persone porti ad una crescita direttamente proporzionale delle malattie neurodegenerative. Tuttavia questo genere di fenomeni non sono legati solo all’età, ma anche a predisposizione genetica e, talvolta, ad atteggiamenti sbagliati.

Già dopo i 50 anni questa condizione potrebbe condurre verso demenza e Alzheimer danneggiando cervello e memoria

Come per ogni cosa, condurre uno stile di vita sano, una giusta alimentazione e una buona quantità di moto può fare la differenza. Questo, però, sembra non essere sufficiente secondo una ricerca condotta nel Regno Unito su ben 462.619 persone seguite per circa 12 anni.

Su questo ampio campione i ricercatori hanno voluto valutare il rapporto che corre tra declino cognitivo e stati di solitudine e isolamento sociale. Pare, infatti, che già dopo i 50 anni questa condizione potrebbe compromettere le capacità cognitive aumentando il rischio di demenze.  Dalla ricerca sarebbe emerso che chi versa in condizione di solitudine sia più predisposto a sviluppare deficit cognitivo. La ragione sarebbe collegabile al fatto che l’isolamento sociale atrofizzerebbe alcune aree del cervello legate alla memoria e all’apprendimento. La conseguenza sarebbe un aumento del rischio di declino cognitivo circa il 26% rispetto a che invece mantiene rapporti sociali.

Mantenere la mente in salute

La ricerca ha dato spunto per approfondire lo studio sugli effetti della solitudine e su come prevenirla. Tra le soluzioni, in America e in Nord Europa si sta sperimentando il “cohousing”, ovvero progetti abitativi in cui le persone scambiano costantemente interazioni sociali. Questo consente alle persone più anziane di interagire con altri esseri umani e impegnarsi in attività che mantengano attivo il rapporto con gli altri.

Oltre alla socialità, però, per mantenere una mente lucida sono anche altri gli aspetti da tenere a mente. Il cervello ha bisogno di mantenersi attivo, ad esempio attraverso la lettura o con semplici attività come le parole crociate. Inoltre è importante svolgere attività fisica, tra cui la più utile contro il declino cognitivo sarebbe la camminata.

Infine, gli esperti suggerirebbero che anche vivere in un ambiente salubre e privo di inquinamento potrebbe diminuire il rischio di demenza.

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