Già dal primo giorno del mese l’INPS bloccherà il pagamento delle pensioni di reversibilità se mancano questi requisiti

coniuge

Il coniuge superstite o il familiare che matura il diritto al trattamento pensionistico potrebbe non ricevere più gli assegni mensili per diversi motivi. Per assicurarsi l’erogazione del rateo previdenziale è infatti necessario rispettare alcune condizioni e ciò non solo al momento della richiesta di pensionamento.

Risulta infatti altrettanto importante continuare a possedere i requisiti che danno accesso alla prestazione economica. Se infatti viene meno una delle condizioni che conferisce il beneficio previdenziale occorre comunicarlo all’Ente quanto prima.  Si tenga conto infatti che con i controlli dell’INPS piovono multe assai salate anche per chi riceve questi pagamenti in modo indebito. E che pertanto non si rischia soltanto la sospensione dei ratei pensionistici. Anzi in alcuni casi il provvedimento a carico del pensionato potrebbe avere valore retroattivo. Il che equivale a dire che il titolare di pensione di troverebbe a dover render conto delle somme di denaro che ha già incassato.

E lo conferma il fatto che oltre alle vedove anche questi sfortunati pensionati dovranno restituire soldi all’INPS se non comunicano immediatamente questi dati. Così come già dal primo giorno del mese l’INPS bloccherà il pagamento delle pensioni di reversibilità se mancano questi requisiti.

È utile infatti sottolineare che potrebbe anche essere una variazione di reddito a determinare sospensioni o decurtazioni sugli assegni previdenziali. E che sono in arrivo tagli dell’INPS sulle pensioni di reversibilità alle vedove che non inviano questa comunicazione per tempo. Un errore di distrazione potrebbe infatti costare molto ad un pensionato che già è in difficoltà economiche. E un’eventuale perdita economica sul rateo mensile pesa soprattutto agli anziani che pagano l’assistenza domiciliare.

Già dal primo giorno del mese l’INPS bloccherà il pagamento delle pensioni di reversibilità se mancano questi requisiti

Sono diverse le ragioni per cui si potrebbe perdere il diritto al trattamento ai superstiti. Oltre alle ragioni che determinano la decadenza del trattamento per il vedovo o la vedova, vi sono anche quelle che riguardano altri familiari. Se alla morte del pensionato non dovessero esserci né coniuge superstite, né figli la reversibilità spetta ad altri parenti. In particolare possono richiedere la pensione i fratelli e le sorelle disabili che erano fiscalmente a carico del defunto.

Nella circolare 185/2015 l’INPS chiarisce tuttavia quali sono le condizioni da rispettare per ottenere l’erogazione dei ratei mensili. E soprattutto quali sono le ragioni che determinano la perdita del diritto alla pensione. Sin dal primo giorno del mese successivo infatti l’Ente sospende l’erogazione degli assegni nei seguenti casi. Anzitutto nel momento in cui il fratello o la sorella disabile diventano titolari di un altro trattamento pensionistico. Allo stesso modo perdono il diritto alla reversibilità se dovesse venir meno la disabilità o se si sposano. Sono questi dunque i motivi che farebbero scattare la sospensione dei pagamenti a partire dal primo giorno del mese successivo alla perdita dei suddetti requisiti.