Già da fine febbraio con Legge 104 riceveranno 1.320 euro anche questi parenti non conviventi col disabile

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Sono tantissimi i contribuenti che si occupano quasi a tempo pieno di un soggetto invalido. Ogni giorno devono provvedere ai bisogni primari e alle cure di cui necessita. In più molto spesso si trovano a dover pagare badanti o personale specializzato per alcuni specifici trattamenti terapeutici. Per tale motivo hanno diritto a contributi economici quando effettuano ad esempio queste spese extra con versamenti tracciabili.

Per i più anziani l’importo della pensione potrebbe infatti rivelarsi insufficiente. Parimenti alcuni genitori potrebbero aver bisogno di aiuti finanziari per soddisfare i bisogni speciali del figlio con handicap. Di solito spettano sussidi più o meno alti a seconda non solo della compromissione psicofisica, ma anche della condizione reddituale. Non a caso alle famiglie con ISEE non oltre 29.999 euro arriveranno 700 euro come sostegno ai costi sanitari e assistenziali.

L’ammontare dei sussidi spettanti può cambiare a seconda della cassa di previdenza cui appartengono i lavoratori che assistono invalidi. Del resto, già da fine febbraio con Legge 104 riceveranno 1.320 euro anche questi parenti non conviventi col disabile. Per ottenere il beneficio economico occorre possedere alcuni requisiti fondamentali. Anzitutto bisogna essere iscritti o titolari di pensione Inarcassa e quindi appartenere alla categoria lavorativa di ingegneri e architetti. Il sussidio spetta ai lavoratori con figli affetti da disabilità. Ogni anno in sede di bilancio il Consiglio di amministrazione Inarcassa stabilisce l’importo da destinare a questi lavoratori o già percettori di pensione.

Per il 2022 l’assegno mensile sarà pari a 50 euro nel caso in cui sia minore il grado di autonomia del figlio disabile.

Già da fine febbraio con Legge 104 riceveranno 1.320 euro anche questi parenti non conviventi col disabile

L’importo del sussidio sale invece a 260 euro per un ammontare complessivo di 1.320 euro annui in presenza di grave disabilità. Secondo quanto si legge nel regolamento dell’Inarcassa bisogna allegare alla domanda la certificazione dello stato di invalidità. L’erogazione degli assegni decorre dal mese successivo all’invio della richiesta e con pagamenti con cadenza mensile posticipata.

Il che significa che chi richiede attualmente il beneficio dovrebbe ricevere il primo contributo già a partire da fine febbraio prossimo. Esso spetta non solo ai lavoratori conviventi col disabile, ma anche in caso di ricovero presso strutture pubbliche o private. Non vi sono scadenze da rispettare pertanto è possibile inoltrare la richiesta in qualunque momento purché successivo al riconoscimento dello stato di invalidità ai sensi della Legge 104/1992.

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