Il gettone telefonico è oggi un oggetto misterioso che i giovani non potrebbero utilizzare e che non sono in grado di capire. Non sanno neanche quanto possono valere. Ma per chi è cresciuto negli anni 70 e 80 telefonare con un gettone rimane il modo più semplice con cui ci si toglieva dai guai. Chi li ha conservati o li ha collezionati potrebbe avere oggi grandi soddisfazioni.
Era un disco di metallo che serviva per telefonare dai telefoni pubblici. Venivano utilizzati in Europa, in Israele, in Giappone e Sud America. Negli Stati Uniti uscirono dalla circolazione già nel 1944. In Italia comparvero per la prima volta nel 1927 coniati dalla Stipel durante la Fiera Campionaria di Milano.
La Stipel era nata solo 2 anni prima ed era la Società telefonica interregionale Piemonte e Lombardia. Era stata creata dalla Sip di Torino per gestire la telefonia pubblica nelle 2 regioni e in Valle d’Aosta. Ricordiamo che la Sip era la principale azienda di telecomunicazioni italiana gestita dal gruppo IRI prima che diventasse Telecom. L’Iri è stato l’Istituto per la Ricostruzione Industriale, era un ente pubblico italiano che gestiva la politica industriale.
Gli introvabili
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I gettoni telefonici del 1927 e del 1934 sono quelli che valgono di più. Quelli del 1927 avevano al centro il disegno di una cornetta, cioè la forma dei telefoni che c’erano in casa. in basso troviamo l’anno di conio cioè il 1927 e la scritta anno V dell’epoca fascista. Nel lato opposto troviamo la scanalatura e la scritta Società Telefonica Interregionale Piemonte e Lombardia. Questi gettoni sono rari e oggi i collezionisti sono disposti a spendere tra i 700 e i 1.000 euro pur di averli.
Il gettone telefonico delle officine SET di Napoli del 1934 aveva diritto e rovescio uguali, in alto troviamo la scritta S.T.I.P.E.L. con o senza punto finale. Oppure la scritta S.E.T. con o senza punto finale. Se controlliamo su Internet troveremo che il suo valore è di circa 100 euro. Ma facciamo attenzione, potrebbe essere un errore. Nei siti di aste questo gettone non si trova, significa che nessuno lo sta vendendo o ne è in possesso. Questo potrebbe far raggiungere al gettone un valore molto elevato. Rechiamoci in un negozio di numismatica se lo abbiamo noi, chiediamo spiegazioni, la sorpresa potrebbe essere notevole.
Gettoni telefonici del 1927 e del 1934, dobbiamo fare uno sforzo per trovarli
Se dobbiamo acquistare i gettoni allora possiamo utilizzare tutti i siti di aste per programmare il nostro acquisto. Naturalmente andremo a comprare pezzi che tutti conoscono. I veri collezionisti invece sono alla ricerca di pezzi rari. Per esempio, il gettone del 1934 che non si trova, potremmo metterlo noi all’asta se ce lo avessimo. Ma non è facile entrarne in possesso. È necessario avere una strategia ma anche abbinata a tanta fortuna.
È probabile che nelle case delle persone di una certa età o dei loro figli ci siano vecchi cimeli. Con il passaparola e prendendo degli appuntamenti si può andare a controllare se sono in possesso di qualcosa di interessante e fare un’offerta. Approfittiamo anche dei mercatini come Porta Portese, sono mercatini sì, ma molto grandi e si trova di tutto. Bisogna spulciarli per bene. Per il resto, ciò che troviamo on line è visibile da tutti e il discorso cambia notevolmente. Ogni pezzo raro che troviamo in giro nelle case o nei mercatini, nei siti di aste online può acquistare un valore davvero considerevole.