Genitori separati ai tempi del coronavirus: come regolarsi per le decisioni ordinarie e straordinarie

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Genitori separati ai tempi del coronavirus: come regolarsi per le decisioni ordinarie e straordinarie?

Quando nasce un figlio, entrambi i genitori in “egual misura” assumono diritti e doveri verso il figlio (art. 147 c.c.)

Tutte le scelte devono essere prese nell’interesse primario del figlio e non del proprio.

Decisioni ordinarie e decisioni straordinarie

Le decisioni ordinarie ossia quelle che riguardano la quotidianità sono prese, di regola, da ciascun genitore senza il consenso dell’altro.

Quelle straordinarie, ossia quelle di maggiore interesse per i figli che riguardano principalmente l’istruzione, l’educazione e la salute, devono essere assunte di comune accordo da entrambi i genitori, tenendo conto della capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.

Genitori separati ai tempi del coronavirus: come regolarsi per le decisioni ordinarie e straordinarie

In tempi non sospetti, “free Covid” il genitore separato deve rispettare le scelte dell’altro genitore, soprattutto, se queste riguardano decisioni che hanno a che fare con il normale e consueto evolversi della vita quotidiana dei figli.

Se non si rispetta l’altro ruolo genitoriale o, sussistono dei motivi gravi ed importanti o, siamo di fronte ad un genitore duellante, livoroso e autoconcentrato.

Entrambi i comportamenti potrebbero essere dannosi per la crescita psico fisica del figlio stesso.

In tempi, invece, sospetti, come quelli che stiamo vivendo oggi, ogni scelta che può sembrare quella giusta magari è quella sbagliata!

Per cui si invita alla riflessione e al buon senso.

Essere figli di genitori separati al tempo del coronavirus

Essere figli di genitori separati al tempo del coronavirus, soprattutto, durante la prima fase dell’emergenza, è stato veramente difficile.

Ci si immaginerebbe che il buon senso prevalga in queste situazioni ma, non è sempre è così.

Anche in questa emergenza, si sono contrapposte le due forme di genitorialità che gli avvocati matrimonialisti ben conoscono:

-da un lato, genitori che in nome dell’affido condiviso, hanno sfidato il Covid, i divieti di circolazione, i posti di blocco e trascinato i figli in viaggi rocamboleschi, fatti di mascherine, guanti e gel pur di tenere con sé il figlio nel week end stabilito.

-dall’altro lato, quei genitori che hanno preferito mettere il benessere dei figli al primo posto e hanno scelto per loro la tranquillità e la sicurezza della salute.

Il ruolo sociale dell’avvocato

Il ruolo sociale dell’avvocato oggi è più forte che mai.

Le case e non più gli studi legali si sono trasformate in dei veri Pronto soccorso “virtuali”.

Non è facile indirizzare alla scelta “giusta” quei genitori “egoisti” che anche in tempo di coronavirus, antepongono se stessi, i loro egoismi e le rancorose rivendicazioni al benessere del figlio.

Ogni scelta, dovrebbe esser presa nel rispetto dei decreti del governo ma, soprattutto, per dare vita alla più alta forma di genitorialità.

Quella, che promuove silenziosamente senza troppi rumori lo sviluppo psicofisico, emotivo, sociale e intellettuale di un bambino dall’infanzia all’età adulta.

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