Quando si è tavola con altre persone occorre conoscere alcune regole comportamentali per non fare brutte figure e grossolane cadute di stile. Vediamo i consigli di una nota esperta sull’argomento.
Per molti, Pasqua sarà l’occasione per ritrovarsi con i parenti attorno ad una tavola riccamente imbandita per gustare golosi manicaretti. Trovarsi a tavola insieme ad altre persone è un momento di piacevole convivialità. Tuttavia, però, ci si trova spesso in situazioni imbarazzanti in cui non si sa bene come comportarsi. Insomma, consumare un pasto al ristorante o come ospite non è di certo come mangiare un piatto di pasta a casa propria! Ci sono infatti delle regole su come comportarsi a tavola.
I maestri di galateo, di ieri e di oggi
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Il primo trattato sul galateo a tavola risale al ‘500 e venne scritto da messer Giovanni della Casa. Molte regole sono rimaste invariate ma, col passare del tempo e delle tendenze, alcune regole sono ormai considerate desuete e di nuove invece sono state introdotte.
Un personaggio che oggi ci può dare utili consigli in fatto di bon ton è Csaba dalla Zorza, nota per ricoprire il ruolo di giudice in 3 programmi culinari molto famosi: “Cortesie per gli ospiti”, “Cuochi e fiamme” e “Bake Off”.
Galateo a tavola: ecco come non fare figuracce
Vediamo alcuni grossolani scivoloni da non commettere quando si è a tavola con altre persone. Anzitutto, mai dire “Buon appetito” e neppure “cin cin” per brindare. È sufficiente un discreto sorriso agli altri presenti. Ad ogni modo, cominciare a mangiare soltanto quando tutti i presenti sono stati serviti. A tavola si sta seduti composti: con la schiena ben dritta e non si appoggiano mai i gomiti sul tavolo. Le braccia vanno tenute lungo i fianchi. Solo le mani possono poggiare sul tovagliato.
Il tovagliolo va tenuto sulle ginocchia e usato solo al bisogno. Per qualsiasi alimento si utilizzano le posate, eccetto pane e grissini, che vanno spezzati e portati alla bocca. In teoria, ognuno dovrebbe avere un piccolo piattino sulla sinistra, dove riporre il proprio pane.
Come comportarsi a tavola tra cellulare, posate e bevande
Galateo a tavola: ecco come non fare figuracce con la tecnologia. Un elemento di cui Monsignor Della Casa non parlava nel suo trattato riguarda il telefono. Presenza per tutti oggi ormai irrinunciabile, quando si è ospiti andrebbe silenziato, o spento, e riposto in borsa o in tasca. Evitare ovviamente di tenerlo sul tavolo e, peggio ancora, di fare chiamate o inviare messaggi!
Tornando a come si mangia e si beve, è bene ricordare che la scarpetta non va mai fatta, così come non si deve soffiare nel piatto per raffreddare il cibo. Masticando, non bisogna fare rumore e il coltello va usato soltanto per tagliare. Mai portarlo alla bocca. La forchetta va tenuta con la mano destra per mangiare e con la sinistra quando si esegue un taglio.
Per quanto riguarda le bevande, il bicchiere dell’acqua va riempito per metà, quello del vino soltanto per un terzo. Inoltre, prima di rabboccare il proprio bicchiere, versare acqua o vino agli altri vicini. Per rifiutare una bevanda, basta un lieve cenno della mano a chi la sta offrendo. Alla fine di ogni portata, se non si vuole mangiare altro, sistemare forchetta e coltello sul piatto in maniera parallela.