La seduta di ieri ha dimostrato, applicando molteplici tecniche, un comportamento da manuale sul Ftse Mib.
Al contempo, si sono verificati diversi segnali di inversione, che parrebbero confermare una inversione ciclica quanto meno di medio termine.
Procediamo nella nostra analisi, quindi, partendo dal seguente grafico.
Ftse Mib: dinamiche da manuale e segnali di inversione
Indice dei contenuti
Il semicerchio verde rappresenta un ciclo di medio suddiviso nei canonici quattro sottocicli (linee verticali nere).
Ci troviamo, quindi, nel terzo sottociclo.
In caso di ciclo ribassista ormai dovrebbe iniziare una fase discendente, con probabile formazione del massimo ormai già segnato nella prima metà.
Così parrebbe, visto che è stato ceduto il minimo di inizio sottociclo (livello A e linea orizzontale rossa più bassa), e visto che è stata ceduta anche la trend line ascendente nera.
Nel frattempo, prima delle rotture ribassiste, si era formato il massimo in B, corrispondente al livello della seconda retta orizzontale rossa più in alto.
Questi segnali, visto il loro collocamento nel terzo sottociclo, sono particolarmente rilevanti.
Infatti il ciclo, per tornare al rialzo, dovrebbe rompere il massimo in B.
Questo comporterebbe una trasformazione del terzo sottociclo in primo sottociclo di un nuovo ciclo, che riparterebbe al rialzo.
In altri termini, verrebbe troncata la seconda metà ribassista, che verrebbe appunto sostituita da un nuovo ciclo.
Al contempo notiamo un comportamento da manuale. L’indice, dopo aver formato un massimo in corrispondenza della ex retta di supporto, è tornato a scendere, confermando la trasformazione della retta in resistenza dinamica, e peraltro chiudendo anche sotto il minimo in A.
Ma altre tecniche dimostrano un comportamento da manuale.
Tecniche di Gann
Occorre infatti notare che il minimo si è formato in corrispondenza di un vettore angolare di Gann, come da grafico seguente.
Notiamo come il minimo collimi millimetricamente con il passaggio della retta ascendente.
Inoltre ieri si chiudeva temporalmente anche un quadrato di range, come evidenziamo sovrapponendo tale elemento al precedente grafico.
Siamo quindi in presenza di una convergenza prezzo/tempo, da cui è lecito attendersi un minimo, anche se la formazione di un bottom non sarebbe elemento sufficiente ad una inversione di medio.
Analisi astrofinanziaria
A proposito di “Ftse Mib: dinamiche da manuale e segnali di inversione”, il minimo ed il massimo di ieri si sono comportati da manuale anche con riferimento alla tecnica della trasformazione delle posizioni planetarie in riferimenti di prezzo.
Partiamo infatti dal prezzo di apertura di ieri, pari a 25.925.
Quindi: 25.925/360=72,01, da cui: 72X360=25.920.
Ieri Venere si trovava in posizione geocentrica a 27 gradi e 16 primi in Bilancia, corrispondenti a circa 207 gradi cumulati.
Quindi: 25.920-207=25.713, e ieri il minimo è stato a 25.716.
Ieri il Sole si trovava in posizione geocentrica a 16 gradi e 3 primi in Vergine, corrispondenti a circa 166 gradi cumulati.
Quindi: 25.920+166=26.086, e ieri il massimo è stato a 26.066.
Come notiamo, quindi, molteplici tecniche hanno offerto riferimenti, nei confronti dei quali i prezzi si sono rapportati millimetricamente o quasi.
Conclusioni
Al momento i segnali hanno confermato una inversione al ribasso di medio.
Abbiamo evidenziato comportamenti da manuale nella dinamica dei prezzi, ma la eventuale formazione di un bottom, pur formatosi millimetricamente a contatto con determinati riferimenti, in ottica multidays non deve far ancora pensare ad una ripresa rialzista.
Oggi è infatti probabile, almeno nella prima parte della giornata, una fase rialzista, ma che al momento non muterà il quadro complessivo di medio termine.
Vista la particolare posizione ciclica, un ritorno al trend rialzista di medio termine, in relazione al ciclo preso in considerazione, si avrà solo in caso di superamento del massimo formatosi in B, circostanza che determinerebbe una troncatura con conseguente ripartenza di un nuovo ciclo.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT“