Friggione bolognese per chi ama i piatti saporiti della tradizione

cipolla

Spesso sono i piatti della tradizione e la cucina povera a sorprendere il nostro palato. Più di un piatto stellato.  Ingredienti semplici, ricerca di sapori antichi, riscoperta e gusto, tutto può trovarsi in una singola ricetta. Per questa ragione oggi parliamo del Friggione bolognese, per chi ama i piatti saporiti della tradizione. Questa ricetta parla della tradizione gastronomica dell’Emilia e delle sue campagne.

L’ingrediente principale: la cipolla! Sicuramente chi non è particolarmente amante della cipolla non ne sarà felice. Eppure questa ricetta e la sua storia potrebbero far cambiare idea anche agli scettici.

Vi presentiamo il friggione bolognese per chi ama i piatti saporiti della tradizione.

I contadini e il frizòn

Il frizòn è il nome che veniva usato nel dialetto della pianura emiliana. Nella città di Bologna, il nome del friggione variava in frizàn e corrispondeva a un piatto povero a base di cipolle. Queste ultime certo non mancavano nelle case dei contadini, per questo potevano essere la base del piatto del giorno.

In realtà, si narra che il friggione facesse anche da colazione per i poveri braccianti agricoli. I contadini si portavano dietro il friggione per poi consumarlo insieme a del pane casalingo o della polenta avanzata.

Il termine deriva proprio dal verbo “friggere” o “soffriggere”, perfettamente esplicativo di questa preparazione. La ricetta fu per la prima volta annotata da Maria Manfredi Baschieri nel 1886. In seguito, fu depositata alla Camera di Commercio di Bologna.

Oggi è diventato uno degli emblemi della cucina bolognese.

La ricetta originale

La ricetta originale comprendeva cipolle bianche soffritte in strutto, un pizzico di zucchero e sale. Il tutto insieme a un’abbondante quantità di pomodori pelati. Dal 2003 esiste una variante “nuova” che si adatterebbe maggiormente ai palati odierni.

La cipolla bianca è stata sostituita con quella gialla di Medicina. Altra innovazione, l’aggiunta di pancetta e peperoncino.

Friggione bolognese per chi ama i piatti saporiti della tradizione

La preparazione del friggione non comporta un grande impegno. L’unico ingrediente fondamentale è la pazienza, poiché la cipolla ha necessità di cuocere quasi fino a sciogliersi.

Un altro consiglio è quello di preparare il friggione il giorno prima: acquisterà più sapore.

Ingredienti:

a) 1,5 kg di cipolle gialle;

b) 1 kg di pomodori o pelati;

c) 300 gr di pancetta;

d) 1 cucchiaio di zucchero;

e) 1 cucchiaio di strutto o olio Evo;

f) Sale e peperoncino q. b.

Preparazione

Prendiamo le cipolle e, dopo averle pulite, tagliamole più sottili che possiamo. Prendete una ciotola grande e mettete le cipolle a macerare con zucchero e sale per almeno due ore.

Passato questo tempo, prendiamo le cipolle che avranno rilasciato del liquido e riponetele in un grande tegame.

A questo punto occupiamoci dei pomodori che avremo sbollentato e sbucciato. Se avete scelto dei pelati già pronti, servirà solo tagliarli a tocchetti.

Facciamo cuocere il tutto per mezz’ora circa. A questo punto unite la pancetta (potete soffriggerla un poco prima di aggiungerla). Cuocete per un’altra ora e controllate sempre che non manchi acqua.

Alla fine dell’ora, unite il peperoncino e salate.

Come gustare il friggione

Questa salsa densa e cremosa può essere consumata in mille modi. Come recita il detto bolognese “al frizàn le bòn con tot” (il friggione è buono con tutto). Il friggione è ottimo consumato caldo come contorno in abbinamento a carne e bolliti. Il massimo del godimento è mangiato con della polenta calda fumante.

Oppure possiamo optare per delle bruschette o usarlo come condimento per tigelle, piadine, e perché no anche una pasta verace.

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