Così come ci sono abitudini che potrebbero aiutarci a vivere meglio, così dovrebbero esserci abitudini che portano l’automobilista a controllare regolarmente una parte importantissima dell’auto, l’impianto frenante. Leader a livello mondiale in questo settore c’è sicuramente Brembo, una società leader mondiale nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi frenanti e componentistica per auto, moto e veicoli industriali per il mercato del primo equipaggiamento, i ricambi e il racing.
La valutazione del titolo
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Dopo il rialzo che ha interessato il titolo nel corso dell’ultimo mese, l’analisi secondo i multipli di mercato ci dice che le azioni Brembo sono sopravvalutate qualunque sia l’indicatore utilizzato. Se, invece, si guarda al fair value calcolato con il metodo del discounted cash flow le azioni Brembo sono sottovalutate del 10% circa. Infine, secondo alcune riviste specializzate gli analisti hanno un consenso medio mantenere e un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 20% circa. La dispersione tra le diverse raccomandazioni, invece, è del 14%.
L’indice di liquidità è molto superiore a 1, per cui non ci sono problemi riguardo la situazione finanziaria. Inoltre, il rapporto tra debito e capitalizzazione è pari a circa il 50%, un ottimo risultato.
Frenata in arrivo per le azioni Brembo a Piazza Affari: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Brembo (MIL:BRE) ha chiuso la seduta del 21 ottobre a quota 9,555 euro, in ribasso dell’1,95% rispetto alla seduta precedente.
Come si vede dal grafico, dopo il rialzo dell’ultimo mese potrebbe esserci una frenata in arrivo per le azioni Brembo a Piazza Affari. La proiezione rialzista (linea tratteggiata), infatti, ha portato le quotazioni dal supporto in area 8,4 euro (livello chiave della precedente proiezione ribassista, linea continua) fino in area 10 euro. Questo livello rappresenta un importante ostacolo che potrebbe frenare l’ascesa e determinare anche un ritracciamento in area 9 euro. La mancata tenuta di questo supporto potrebbe comportare un’inversione ribassista. Viceversa, la sua tenuta potrebbe favorire una ripartenza al rialzo la cui massima estensione al rialzo potrebbe collocarsi in area 10,8 euro.
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