Anche chi non soffre di diabete spesso si interroga su quali cibi portare a tavola per non accumulare chili di troppo e grasso su addome e fianchi. Vi sono alcuni alimenti che più di altri e anche a parità di calorie hanno un’incidenza negativa sui livelli di glicemia e di trigliceridi. A tal fine conviene ricordare che dopo i 40 anni sono questi i valori normali di glicemia, colesterolo, trigliceridi e pressione. Da semplici analisi del sangue si possono ottenere informazioni utili che potrebbero convincere a seguire i piani alimentari che gli specialisti suggeriscono. Tutto ciò per scongiurare il rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari che sono spesso la conseguenza di condotte alimentari scorrette.
Per paura di veder lievitare ulteriormente colesterolo e glicemia si commette spesso l’errore di privarsi di alcuni cibi che invece contengono nutrienti essenziali. Quando invece ad esempio non sono le albicocche, l’uva o l’anguria ad alzare la glicemia ma queste 3 comuni bevande. Così come fra i legumi con indice glicemico basso ecco il più efficace contro diabete e colesterolo cattivo da mangiare con maggiore frequenza. Allo stesso modo i nutrizionisti raccomandano di consumare i pasti principali in alcune particolari fasce orarie per ridurre l’impatto calorico. Del resto sembra incredibile ma basta cenare a quest’ora per 3 mesi per abbassare la pressione alta, la glicemia e il colesterolo LDL.
Fra i legumi con indice glicemico basso ecco il più efficace contro diabete e colesterolo cattivo
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Secondo i risultati di una ricerca scientifica i soggetti adulti che mangiano regolarmente i legumi hanno meno probabilità di sviluppare malattie diabetiche. In particolare i legumi sono particolarmente indicati per contrastare l’obesità, l’ipercolesterolemia e i picchi glicemici perché ricchi di fibre. Inoltre i ricercatori spagnoli hanno rilevato che fra i diversi tipi di legumi sono da privilegiare nello specifico le lenticchie. Dallo studio è emerso che il consumo di 3 porzioni di lenticchie a settimana aiuta a prevenire il diabete di tipo 2.
I ricercatori hanno riscontrato analoghi benefici anche nei soggetti che hanno mangiato ceci che risultano particolarmente utili anche contro il rischio cardiovascolare. Per ridurre le probabilità di sviluppare una sindrome metabolica sarebbe dunque opportuno abituarsi a sostituire pasta e patate ai legumi. Pertanto conviene aumentare la frequenza con cui si consumano i legumi e diminuire drasticamente la quantità di proteine animali. Si potrà così contare su un cuore in salute e valori di colesterolo sotto controllo senza necessariamente assumere farmaci.