Azioni o obbligazioni da ora in poi? Come investire nel 2023 per non perdere soldi? Su cosa scommettere per guadagnare? I mercati come da attese delle nostre proiezioni decennali, chiudono il 2022 con un ulteriore ribasso. Cosa attendere da ora in poi? Frattanto i tassi sono saliti e molti tornano a comprare obbligazioni. Cosa fare per il prossimo anno?
Andiamo a leggere i calcoli che ci fanno ritenere che fra azionario e obbligazionario il prossimo anno sarà a favore del primo.
Le probabilità basate sullo studio delle serie storiche dal 1898 ad oggi, ci facevano ritenere che nei primi 27 mesi del decennio si doveva segnare il minimo decennale.
Quindi, entro marzo del 2023 i mercati dovrebbero svoltare al rialzo.
Andiamo a vedere quali sono le probabilità per il prossimo anno.
Ci sono il 75% di probabilità che il massimo annuale si verifichi fra novembre e dicembre. Del 75% che il minimo si verifichi a gennaio, del 100% che si verifichi nel primo trimestre.
Questo conferma che il minimo decennale possa formarsi ancora nel prossimo trimestre. Al momento la probabilità che il minimo decennale sia stato già formato ad ottobre è di circa il 70%.
Quale rendimento attendere per i mercati azionari mondiali nel 2023?
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L’attesa è di un anno molto positivo. Rendimento a 1 anno atteso fra il 15 e il 20%. La probabilità che l’anno sia positivo è superiore al 90%.
Del 100% che la probabilità possa essere positiva per chi inizia un investimento a 5 anni.
Su cosa sono ponderate queste statistiche?
Sui mercati americani, che presentano una correlazione molto alta con i mercati asiatici ed europei. La migliore strategia di investimento da poter applicare potrebbe essere quella che investe sulle aree geografiche in base al PIL, ovvero 50% America, 30% Europa e 20% Asia e (e di questa percentuale una minima parte in Paesi Emergenti).
Tassi alti e mercati: fra azionario e obbligazionario meglio comprare azioni nel 2023
Molti ritengono che inflazione in salita e tassi di interesse a rialzo, debbano far scendere i mercati azionari. Questa è una mera elucubrazione mentale, anzi meglio una distorsione della realtà. Nelle serie storiche fino a quando l’inflazione alta e i tassi di interesse non hanno “intaccato la crescita economica”, e quindi gli utili delle società, i mercati hanno continuato a salire. Gli ultimi dati del PIL dei giorni scorsi sembrano aver dato proprio indicazioni in merito. Infatti i mercati dopo una forte discesa, nel giorno seguente hanno già cercato un rimbalzo. Vedremo le indicazioni che verranno dai prezzi dei prossimi giorni, e poi in seguito dalle prossime trimestrali delle società.