Si è concluso ieri sera un FOMC scontato e senza particolari ulteriori spunti di riflessione da parte della Federal Reserve. Il governatore Janet Yellen si è limitata a sottolineare l’intenzione di un rialzo dei tassi già durante quest’anno, paventando che tale rialzo potrebbe avvenire già a settembre. Le prospettive del mercato infatti si rifanno ad un tasso di riferimento dei FED Funds per fine 2015 dello 0.625% che, considerando l’intenzione esplicita di Constitution Avenue di mantenere una lenta gradualità nei rialzi successivi, colloca ragionevolmente il rialzo nel terzo trimestre.
Mercato del lavoro, PIL e mercato immobiliare come senza sorprese nello statement rilasciato a margine della decisione di ieri, così come nella forward guidance, in attesa dei dati sull’inflazione in uscita oggi pomeriggio le cui stime sono sicuramente già state considerate per la formazione del giudizio della Banca Centrale degli Stati Uniti reso in occasione della decisione di ieri.
In Europa il tema greco continua a tenere il fiato sul collo ai mercati e alle istituzioni comunitarie che non vedono una risoluzione della questione nell’eurogruppo di oggi. Le posizioni si sono ampiamente irrigidite in questi giorni con un’escalation di accuse e ricusazioni da guerra fredda. Tuttavia, nessuno vuole il default della Grecia e una proposta di risoluzione potrebbe arrivare nel week end a mercati chiusi. Si vocifera che la BCE intenda trasferire i titoli in scadenza al cosiddetto fondo salva Stati, lasciando l’onere a quest’ultimo di negoziare con Atene una eventuale ristrutturazione, scongiurando così il default con la BCE e dando alla Grecia più tempo. Una manovra che avrebbe anche l’effetto di calmierare i mercati e di dare un colpo deciso alla speculazione anti-euro.
E anche valutando le inclinazioni politiche del presidente BCE Mario Draghi, una manovra del genere andrebbe in direzione del famoso “faremo di tutto per preservare l’euro” pronunciato nel 2012.
Market Movers
Alle 9:30 in Svizzera la riunione di politica monetaria della SNB che dovrebbe mantenere invariato l’attuale assetto monetario. A margine la conferenza stampa del governatore Jordan.
Alle 10:00 in Europa pubblicazione del bollettino mensile della BCE.
Alle 10:30 nel Regno Unito il dato sulle vendite al dettaglio dovrebbe mostrare un rallentamento a 0.2% dal 1.2% precedente per la lettura mensile, mentre dovrebbe uscire in aumento a 4.8% dal 4.7% precedente il dato anno su anno.
Alle 14:30 negli Stati Uniti il dato sull’inflazione è atteso a 0.2% dallo 0.3% per la componente core mese su mese, mentre il dato generale mensile è atteso in rialzo a 0.5% dallo 0.1% precedente. Alle 16:00 il dato Philly FED manifatturiero atteso in aumento a 8.0 dal 6.7 precedente.
EURUSD
Moneta unica in ampio recupero sul FOMC di ieri sera portandosi in area 1.1370 dove scambia in apertura dei mercati europei. La questione greca continua a tenere a freno ulteriori rialzi dopo che la FED ha concluso la riunione di politica monetaria di ieri con un nulla di fatto. L’attesa per i dati sull’inflazione americana nel pomeriggio renderanno la prima parte della giornata particolarmente laterale, con possibilità di un aumento della volatilità nel pomeriggio.
GBPUSD
La sterlina inglese prosegue la sua cavalcata nei confronti del dollaro portandosi a 1.5890 nelle fasi iniziali di contrattazioni in Europa. La forza del cable, dopo i buoni dati sul mercato del lavoro di ieri, sarà messa a dura prova dai dati sulle vendite al dettaglio di oggi e dai dati sull’inflazione americana nel pomeriggio. Attenzione quindi ad un possibile aumento della volatilità.
USDJPY
La debolezza del biglietto verde si è manifestata anche nei confronti dello yen giapponese che recupera terreno con USDJPY che dai massimi a 124.30 storna fino in area 122.80 dove scambia in queste prime battute di contrattazioni in Europa anche sulla scia delle tensioni sui mercati azionari nipponici con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che cede 1.13%. Anche il tema greco inizia a farsi sentire con un flight to quality che favorisce lo yen come valuta rifugio.
Emanuele Rigo
Business Development
Ava Trade