“Bye bye helicopter money”. Niente più soldi lanciati a pioggia dall’elicottero. La stagione dei Bonus e dei condoni sta per finire e Ministro dell’Economia Daniele Franco, in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, lo ha confermato. Ha parlato di “numeri a rischio e di situazioni da valutare” con un tono che non promette niente di buono. “Il quadro tratteggiato è più probabile e realistico, ma una ripresa della pandemia metterebbe questi numeri a rischio”. Vediamo con l’aiuto della Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa quali sono questi numeri e questi rischi che corriamo. Forse, anche senza un riacutizzarsi della pandemia.
Superbonus edilizia addio
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“Nel formulare la previsione per il restante anno e il prossimo assumiamo non vi siano nuove restrizioni alle attività economiche” ha esordito. “Né ai movimenti delle persone. Ove la pandemia riprendesse, i numeri sarebbero a rischio”. Dobbiamo forse pensare che il Superbonus e gli altri Bonus edilizi, che Draghi ci aveva fatto credere prorogati in automatico, sono una pia illusione.
Fisco: bye bye helicopter money. Franco in frenata su Superbonus, taglio bollette e cartelle esattoriali
Avevamo capito che li rinnovavano con qualche aggiustamento, ma ora sono ‘in corso di valutazione’. “I Superbonus sono molto importanti per far ripartire il settore delle costruzioni. Nella Legge di Bilancio stiamo valutando in che modo possano e debbano essere prorogati”, afferma. Ma poi aggiunge. “Dobbiamo ricordare che sono uno strumento molto costoso”, “non sostenibile alla lunga” e qui arriva la sorpresa. “Le costruzioni sono un settore che va sostenuto. Ma non può crescere a dismisura. Questi interventi fanno onore per la finanza pubblica. Se ciascun italiano fa domanda, per 30 milioni di unità immobiliari, l’effetto sui conti e sul debito è stratosferico”.
Taglio bollette non garantito
Fisco: bye bye helicopter money. Franco in frenata su Superbonus, taglio bollette e cartelle esattoriali. Non solo, ma l’aumento del costo dell’energia e il suo peso sull’inflazione è “uno degli elementi di incertezza più importanti” che grava sulla ripresa, prosegue Franco. I previsori, spiega, parlano di “un fenomeno in parte temporaneo” e i mercati si aspettano una riduzione “dopo i picchi invernali”. Tuttavia, “il tema va monitorato e bisogna valutare se a livello nazionale o europeo ci siano modi per attenuare” l’impatto. Anche qui quando parla di valutazioni, aspettiamoci che a fine anno la valanga dei rincari arrivi tutta invece che a metà.
Cartelle esattoriali? Se ne parlerà
A proposito delle cartelle esattoriali, il discorso si fa ancora più prudente. Stiamo valutando l’opzione e vedendo se qualche ulteriore spalmatura degli oneri possa essere considerata. Però bisogna muovere gradualmente verso una situazione di normalità. Famiglie e imprese devono tornare a pagare le cartelle dell’Agenzia delle Entrate. Possiamo di muovo spostare e diluire per questa fase, ma bisogna gradualmente tornare a una situazione di normalità. A proposito di questo non tutti sanno che il Fisco può pignorare tutti i nostri soldi sulla Postepay.