Chi si prende cura di un figlio o di un genitore disabile ogni mese sostiene notevoli spese. Spesso infatti deve farsi aiutare anche da addetti sanitari che prestano assistenza direttamente a casa del soggetto con handicap. E sul bilancio familiare pertanto grava il peso economico delle esigenze particolare del familiare con patologie invalidanti. Ciò spiega perché con Legge 104 arrivano assegni di vario importo per 36 mesi anche a familiari non conviventi. Anche chi non risiede con l’invalido ha diritto ad alcuni contributi finanziari per pagare le ore di servizio di badanti e assistenti.
L’ammontare degli aiuti statali è più alto se le condizioni economiche del richiedente sono precarie. Quindi riceve assegni di importo più elevato chi denuncia redditi particolarmente bassi. Ciò tuttavia non esclude la possibilità di richiedere contributi finanziari anche in presenza di redditi meno modesti. Ricordiamo infatti che con il riconoscimento della Legge 104 spettano assegni da 750 euro anche a familiari con redditi oltre 30.000 euro presentando domanda.
Altrettanto importante è il beneficio concesso ai lavoratori di assentarsi per qualche ora o per giorni. Per soddisfare le diverse esigenze del parente non autosufficiente a volte occorre infatti molto tempo. Capita infatti di spendere intere giornate per effettuare visite specialistiche o trattamenti terapeutici. E fortunatamente fino a giugno 2022 con Legge 104 spettano 500 euro non solo per i costi dell’assistenza domiciliare. Inoltre tali assegni INPS valgono anche per coprire le spese di altri servizi e interventi sanitari di carattere extra domiciliare. E il familiare che accompagna il disabile in strutture specializzate non deve temere di subire perdite sulla retribuzione mensile. Anzi conviene ricordare che sia i familiari che i titolari di Legge 104 hanno sempre diritto a questi 3 assegni in busta paga.
Fino a giugno 2022 con Legge 104 spettano 500 euro non solo per i costi dell’assistenza domiciliare
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Non tutti sanno che vi sono anche altri contributi economici a favore dei soggetti che già beneficiano della prestazione prevalente. Chi infatti risulta vincitore del bando Home care premium riceve somme di denaro a copertura delle spese dell’assistenza domiciliare. In aggiunta alle erogazioni mensili potrebbe anche percepire ulteriori aiuti economici. In base al valore ISEE del richiedente l’INPS eroga fino al 30 giugno 2022 delle prestazioni integrative. Si tratta di assegni che integrano quelli relativi alla prestazione prevalente e riguardano altre voci di spesa.
Nelle prestazioni integrative rientrano infatti i costi per gli operatori sanitari a domicilio, fisioterapisti, psicologi e logopedisti. Come anche i servizi presso centri riabilitativi, centri diurni per anziani e per l’infanzia, il trasferimento con mezzi idonei al trasporto disabili. L’importo dell’assegno INPS ammonta a 500 euro al mese per i soggetti con ISEE fino a 8.000 euro. E scende a 150 euro per i redditi fino a 40.000 ma aumenta o decresce anche in relazione al grado di limitazione fisica e/o psichica. Per determinare l’importo spettante si considerano infatti non solo le fasce reddituali ma anche le 3 corrispondenti alla disabilità.