Ogni anno l’INPS provvede d’ufficio all’erogazione di una somma aggiuntiva ai pensionati che abbiano compiuto i 64 anni di età. Essa va sotto il nome di quattordicesima sulla pensione. Solitamente, viene corrisposta nel mese di luglio, per chi possiede già i requisiti per ottenerla. Invece, per coloro che compiono 64 anni dal 1° agosto in poi, il pagamento avverrà a dicembre 2021. Il tutto, in proporzione ai mesi in cui risulta perfezionato il requisito dell’età. La somma in discorso, tuttavia, non spetta a tutti ma solo in presenza di determinati requisiti. Ecco, quindi, che qui spiegheremo il seguente caso: fino a 655 euro in più sulla pensione di dicembre ma per alcuni che si trovano in determinate condizioni e non per tutti
Requisiti previsti
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La somma, anzitutto, non è fissa ma varia in base al reddito annuo del pensionato, in relazione agli anni di contribuzione. In particolare, l’importo è più elevato per chi abbia un reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo. È, invece, più ridotto in caso di reddito che sia fino a 2 volte il trattamento minimo. In proposito, ricordiamo che il trattamento minimo ammonta, per il 2021, a 515,58 euro mensili. Questo è, il parametro di riferimento delle pensioni minime per lavoratori dipendenti e autonomi. Per verificare se l’interessato possiede i requisiti per accedere al beneficio, per il 2021, rilevano i seguenti redditi:
1) nel caso di prima concessione, rilevano tutti i redditi posseduti nell’anno 2021;
2) nel caso di concessione successiva alla prima, rilevano:
2.1) i redditi di pensione per i quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati;
2.2) i redditi diversi da quelli di pensione, conseguiti nel 2020.
Inoltre, per gli stessi, se mancano le informazioni relative agli anni 2020/2021, vengono utilizzati i redditi degli anni precedenti. Il tutto, risalendo fino al 2017.
Fino a 655 euro in più sulla pensione di dicembre ma per alcuni che si trovano in determinate condizioni e non per tutti
Chi non supera 1,5 volte il trattamento minimo, ottiene la quattordicesima piena. Quindi, l’importo sarà pari a:
1) euro 437, in caso di ex lavoratore dipendente, fino a 15 anni di contributi e fino a 18 anni se autonomo; 2) 546 euro, in caso di ex dipendente con oltre 15 anni e fino a 25 anni di contributi. In caso di ex lavoratore autonomo, si richiedono oltre 18 anni di contributi e sino a 28 anni;
3) 655 euro, oltre 25 anni di contributi se ex dipendente e oltre 28 anni se ex autonomo.
Gli altri fortunati della quattordicesima
Vediamo cosa accade, invece, a chi supera l’1,5 volte il trattamento minimo. Ebbene, se esso non supera la soglia dello stesso, sommato al trattamento pensionistico aggiuntivo spettante, percepirà la differenza. Per essa si intende, ciò che residua tra la soglia su indicata e il reddito percepito. In particolare, per chi rientra in questa categoria, la tredicesima sarà la seguente:
1) 336 euro fino a 15 anni di contributi, per gli ex lavoratori dipendenti, o sino a 18 anni di contributi se ex autonomi;
2) 420 euro oltre 15 anni di contributi e fino a 25 anni, se ex lavoratore dipendente. Invece, oltre 18 e fino a 28 anni di contributi, se ex lavoratore autonomo;
3) 504 euro oltre 25 anni di contributi se ex dipendente, oltre 28 anni se ex autonomo. In conclusione, in presenza degli indicati requisiti, gli importi verranno accreditati automaticamente dal’INPS. Ciò non toglie che, chi reputa di essere stato ingiustamente escluso dalla quattordicesima, può inoltrare apposita domanda di ricostituzione della pensione.