Fino a 38 euro in più di pensione e 216 euro di arretrati con il rateo di luglio ma attenzione ai calcoli da fare 

Fino a 38 euro in più di pensione e 216 euro di arretrati-proiezionidiborsa.it

Un provvedimento nato con la Legge di Bilancio 2023 finalmente vedrà i natali con la pensione di luglio per determinati pensionati. Infatti il Governo Meloni con la sua prima manovra finanziaria ha previsto un surplus di pensione da dare a quanti hanno un trattamento previdenziale di importo inferiore al minimo prestabilito.

Casalinghe oggi pensionate, ex lavoratori discontinui e qualunque altro contribuente che non è riuscito a maturare una pensione dignitosa, adesso potrà godere di cifre aggiuntive a partire dal mese di luglio e con arretrati da gennaio a giugno. Si parla di cifre che vanno da un minimo di 8,46 a un massimo di 36,08 euro in più al mese. E se parliamo di arretrati, si va da 50,76 a 216,48 euro col cedolino di luglio.

Fino a 38 euro in più di pensione e 216 euro di arretrati con il rateo di luglio

Tutto nasce dalla Legge di Bilancio 2023 e dalla cosiddetta rivalutazione straordinaria per i trattamenti pensionistici inferiori al minimo. Nello specifico si fa riferimento a pensioni che per importo sono inferiori a 563,74 euro, perché a tanto ammonta il trattamento minimo 2023 dell’INPS. Il Governo decise a suo tempo di incrementare gli importi di queste prestazioni e con discreto ritardo, ecco che adesso i pensionati vanno all’incasso.

Infatti mancavano i decreti attuativi della rivalutazione, ma la decorrenza della stessa resta gennaio 2023. Significa che a luglio oltre che l’aumento, i pensionati interessati troveranno gli arretrati loro spettanti per i mesi che vanno da gennaio a giugno. Bisogna prestare attenzione alle cifre della propria pensione per verificare se c’è davvero il diritto alla nuova rivalutazione. Infatti c’è il concreto rischio che in sede di ricalcolo della pensione, anche solo per un euro ricevuto in più rispetto al trattamento minimo, quanto si prenderà in più andrà restituito.

Anche per i contributivi aumenti e arretrati a luglio

Nel dettaglio la rivalutazione di luglio sarà pari all’1,5%. Ma solo per i pensionati che hanno compiuto già 75 anni di età, tale incremento sale al 6,4%. Le pensioni da 563,74 euro diventano pari a 572,20 per chi è sotto i 75 anni di età e a 599,82 per chi è sopra questa età. I primi con il cedolino di luglio prenderanno un rateo totale comprensivo dei già citati arretrati 2023, pari a 622,96 euro, mentre i secondi arriveranno a prendere 816,30 euro.

Come dicevamo, occhio agli importi della pensione. Perché anche chi non gode dell’integrazione al trattamento minimo può ottenere questi aumenti. Significa che l’aumento può essere concesso anche ai contributivi, cioè a chi è andato in pensione con carriera iniziata dopo il 1995. Fino a 38 euro in più di pensione e 216 euro di arretrati con il rateo di luglio per molti pensionati quindi. E non può che essere una notizia positiva per chi effettivamente prende una pensione molto bassa.

Consigliati per te