Perdere un caro è senza dubbio la peggiore cosa che può capitare. Non ci sono soldi o risarcimenti che possono davvero sanare una perdita così grave. Gli affetti non hanno un corrispettivo, e perdere un genitore o un figlio, oppure perdere il compagno o il marito (ma vale anche per la moglie), è una ferita insanabile. La Legge però, nel caso la perdita derivi da incidenti, come i sinistri auto, o ancora peggio, da episodi di malasanità, prevede dei risarcimenti piuttosto rilevanti. La perdita di un proprio caro dal punto di vista della Legge rappresenta il cosiddetto danno non patrimoniale. Un danno che non può essere quantificato perché va nella sfera affettiva e non economica.
Fino a 336.500 euro di risarcimento per la morte di genitori, figli o coniuge in questi casi assai comuni
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Non si può dare un valore in euro alla perdita di un proprio caro. Perdere l’auto o perdere una casa, magari per il furto o l’incendio, se si è assicurati, da diritto al risarcimento del danno che viene quantificato in base al valore del bene perduto. La scomparsa di una persona cara invece, non può essere quantificato in euro. Ciò non vuol dire che la Legge non prevede un risarcimento del danno ai superstiti di una persona defunta a seguito di un caso di malasanità o di un incidente in auto. Esistono delle regole anche in questo caso. Per l’esattezza il risarcimento del danno non patrimoniale è contemplato da specifiche tabelle. SI chiamano appunto, tabelle milanesi per la liquidazione del danno non patrimoniale.
Gli importi del risarcimento del danno non patrimoniale ai superstiti
Che sia avvenuta per incidente in auto o che sia avvenuta per un errore dei medici, il risarcimento del danno non patrimoniale è una delle casistiche più diffuse che vengono portate in Tribunale dai ricorrenti. Quando diciamo che sono previsti fino a 336.500 euro di risarcimento per la morte di un caro, si fa riferimento proprio alle tabelle milanesi per la liquidazione del danno non patrimoniale. Infatti, in base a questi parametri, il risarcimento del danno varia in base alla parentela con il defunto ed in base al grado di affettività che un Giudice certifica. Il tutto compreso in una forbice che va da 168.250 euro a 336.500 euro.
Nel dettaglio abbiamo:
a) da 168.250 a 336.500 euro per la perdita di un figlio da parte dei genitori e viceversa;
b) da 168.250 a 336.500 euro per la perdita del coniuge o del convivente da parte di marito, moglie, compagno o compagna;
c) da 24.350 a 146.120 euro per la perdita di un fratello o di una sorella, o di un nipote da parte dei nonni.
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