Il rispetto nei confronti degli altri è alla base di una buona e sana convivenza civile. Rispettare le altre persone vuol dire accettare e tenere conto delle varie differenze tra le persone, senza giudicare ed avanzare pretese.
Molto spesso, però, questi presupposti vengono a mancare, soprattutto nella sfera del linguaggio. Infatti, sono sempre più frequenti i discorsi offensivi e le parole pronunciate con l’intento di ledere la dignità altrui.
Ciò si manifesta non solo nella vita reale, ma anche sul web e nei media televisivi. Fra le abitudini più odiose e di cattivo gusto più diffuse, anche fra i giovani, rientra quella della bestemmia.
Fino a 309 euro di multa per chi pronuncia in pubblico queste parole offensive
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Fino a non molto tempo fa, pratiche come la blasfemia o la bestemmia si consideravano un reato secondo il codice penale. Inizialmente, l’articolo 724 del 1930 puniva soltanto l’offesa rivolta alla religione cattolica.
Col tempo però, si maturò la convinzione che questa legge fosse anticostituzionale, perché lesiva del principio di uguaglianza. Così, con la sentenza della Corte Costituzionale del 18 ottobre 1995, numero 440, il reato fu esteso anche all’offesa delle altre divinità.
Dopo qualche anno, la legge del 25 giugno 1999, numero 205, depenalizzò la bestemmia. Infatti, non è più considerata un reato, ma soltanto un illecito amministrativo.
La versione attuale dell’articolo 724 del codice penale prevede una multa da 51 a 309 euro per chi offende in pubblico qualsiasi divinità, o defunto.
Tuttavia, le bestemmie rivolte alla Madonna, oppure ai Santi, non sono oggetto di sanzione perché non sono considerati delle divinità.
La blasfemia in alcuni Paesi del Mondo
Quindi, abbiamo visto che potrebbero arrivare fino a 309 euro di multa per chi pronuncia in pubblico queste parole offensive. Ma cosa accade negli altri Paesi del Mondo?
In alcuni Paesi, come ad esempio negli Stati Uniti d’America, il reato di blasfemia non è perseguibile.
Invece, in Europa, ogni Paese ha le proprie leggi, anche se secondo il Parlamento Europeo la blasfemia non dovrebbe costituire reato.
In Francia, costituisce una violazione l’incitamento, o l’odio, basato sulla religione, la nazionalità, la razza, l’orientamento sessuale o l’handicap.
In Germania, la blasfemia è coperta dall’articolo 166 del codice penale tedesco ed è considerata un’azione di disturbo della quiete pubblica.
Invece in Grecia, il reato di blasfemia potrebbe essere punito addirittura con il carcere fino a due anni. Mentre i Paesi Bassi dal 2014 hanno abolito le leggi anti blasfemia definitivamente.
Nei Paesi come l’Afghanistan, o il Pakistan, la blasfemia nei casi più estremi potrebbe prevedere anche la pena di morte.