Negli ultimi tempi le autovetture sono croce e delizia sia per gli amanti del settore sia per coloro che le utilizzano unicamente per necessità. Ciò non solo per l’aumento del costo del carburante che ultimamente è arrivato a prezzi stellari ma anche per le ordinarie spese di manutenzione. Ad esempio, chi non è munito di pneumatici 4 stagioni deve affrettarsi a sostituire le gomme invernali per non rischiare multe fino a 430 euro. Un altro adempimento annuale che tocca ai proprietari di autovetture è il bollo auto.
Si tratta di un’imposta tributaria non collegata al Codice della Strada né tanto meno a regole relative alla sicurezza stradale. Per questo, il suo mancato pagamento non può essere contestato dalle Forze dell’Ordine, come invece può accadere se si è senza assicurazione. In quest’ultimo caso, si rischiano multe salate nonché il sequestro dell’auto anche se è soltanto parcheggiata su suolo pubblico o accessibile al pubblico.
Sono in tanti pertanto a rimandare questo pagamento aspettando ad esempio l’arrivo di un’esenzione che difficilmente arriverà. Spesso accade che questo continuo procrastinare nel tempo possa addirittura farci dimenticare e accumulare nel tempo il pagamento di più bolli. Tale situazione potrebbe creare delle conseguenze davvero spiacevoli che talvolta molti proprietari di auto ignorano.
Fino a 1.731 euro di multa oltre il ritiro di targa e libretto per chi dimentica questi pagamenti e ignora le gravi conseguenze
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Infatti l’art. 96 del Codice della Strada prevede gravi conseguenze qualora l’Ente impositore accerti il mancato pagamento delle tasse automobilistiche per almeno 3 anni consecutivi. Infatti, ferme restando le procedure per il recupero di quanto dovuto, l’Ente può notificare al proprietario inadempiente l’avvio del procedimento. In mancanza di giustificato motivo o del pagamento entro 30 giorni, potrà chiedere all’ufficio competente la cancellazione d’ufficio dall’archivio nazionale dei veicoli e dal PRA. Inoltre si provvederà al ritiro delle targhe e della carta di circolazione mediante gli Organi di Polizia. Si tratta in particolare del procedimento di radiazione che comporta il ritiro della patente e della carta di circolazione. Ad ogni modo si ricorda che il bollo auto si prescrive in tre anni. Pertanto, qualora non sia intervenuto un atto interruttivo il proprietario dell’auto potrà eccepire l’intervenuta prescrizione del primo pagamento del bollo. In questo caso, non potrà trovare applicazione la radiazione del veicolo, cadendo il suo presupposto. Si badi bene che per interrompere i tempi della prescrizione, basterà una lettera di sollecito.
Nel caso in cui sia intervenuta la radiazione e si continui a circolare con l’auto si rischiano multe salate. In particolare oltre il ritiro di targa e libretto, gli organi accertatori potranno elevare fino a 1.731 euro di multa e la confisca del bene.
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