Illustriamo in questa sede come sfruttare una funzionalità del noto motore di ricerca USA e che potrebbe fare la gioia di milioni di automobilisti. Infatti, sono possibili fino a 1.200 euro annui di risparmi sfruttando così Google Maps.
La novità di Google Maps
Indice dei contenuti
Fino a ieri Google Maps era principalmente usata per cercare una località o i possibili percorsi alternativi su un dato tragitto. Ora, da una manciata di giorni è possibile prendere visione anche dei prezzi offerti alla clientela da parte dei distributori di carburanti, italiani e non.
Si tratta di una novità tutt’altro che trascurabile. Considerato, da un lato, il numero di km mediamente percorsi in un anno da ogni automobilista. Dall’altro, non sono trascurabili neppure le differenze di prezzo che, a volte, riguardano le stesse pompe di rifornimento. Rientra nella normale logica della concorrenziale.
Ma procediamo con ordine.
Cosa è possibile apprendere
Dunque la nuova versione di Google Maps indica (tra le altre) in primis l’ubicazione delle stazioni di servizio poste lungo il nostro tragitto. Una volta selezionata una di esse, si visioneranno anche i relativi prezzi proposti alla clientela.
In tal modo sarà più facile scegliere qual è la stazione di riferimento a noi più vicina e più economica. Basterà semplicemente raffrontare i prezzi di benzina verde, gasolio e a volte anche di gpl e metano, tra i vari rifornitori della zona.
Tuttavia, un piccolo neo della nuova App è che la stessa non contiene ancora tutti i distributori realmente presenti sul territorio. Il servizio è relativamente “giovane”, ma Google confida di giungere quanto prima a loro copertura integrale.
Dunque, fino a 1.200 euro annui di risparmi sfruttando così Google Maps
Passiamo a capire se, e di quanto, la nuova funzionalità può essere di reale utilità e interesse per l’automobilista.
Secondo autorevoli fonti di settore, ogni automobilista in media percorre circa 12.000 km all’anno. Una media di 1.000 km/mese, sicuramente da correggere al ribasso l’anno 2020.
Il secondo dato che ci serve riguarda gli scostamenti di prezzo tra i vari distributori di carburante. Al riguardo dobbiamo tenere a mente due elementi:
a) il costo del servito rispetto a quello del self service;
b) i prezzi praticati dai singoli distributori all’interno delle fasce di prezzo indicate delle loro case madri.
I distributori senza marca, uniti all’opzione self service, sono quelli che spesso (ma non sempre) garantiscono i maggiori risparmi. Infatti non è raro arrivare anche a differenze fino a 7-10 centesimi per 1 litro di verde. Non sono noccioline: moltiplicando i km annui medi per queste differenze di prezzo, si può arrivare anche fino a 1.200 euro annui di risparmi sfruttando così Google Maps.
Ancora un’ultima osservazione
Agli automobilisti non resta quindi che dotarsi della funzionalità e di tanta pazienza. Il “gioco dei confronti” tra i prezzi al pubblico praticati dai distributori può portare in dote tanti euro risparmiati.
Anche perché c’è un altro elemento da considerare. Il grosso dei tragitti è spesso di routine. Quindi una volta fissati tutti quei distributori più economici, poi il lavoro è agevolato. Anche se va sempre aggiornato e rivisto, perché la concorrenza tra le pompe di rifornimento è in costante mutamento.
Ecco dunque illustrato come ottenere fino a 1.200 euro annui di risparmi sfruttando così Google Maps.