Fino a 1.166 euro di multa per il conducente del veicolo che omette questa importante comunicazione obbligatoria per legge

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È sempre importante guidare con prudenza. Farlo significa condurre il veicolo in maniera adeguata alle condizioni meteorologiche, della strada e del traffico. Non solo, occorre rispettare tutte le norme del Codice della Strada ma anche quelle imposte dalla cautela e dal buon senso. Infatti, seppure la legge regoli molti comportamenti degli automobilisti, altri sono lasciati alla prudenza del singolo. Si pensi al momento giusto per impegnare un incrocio, oppure quando dare una precedenza, o ancora quando fermarsi con la luce gialla al semaforo.

Insomma, ci sono diversi obblighi che il Codice della Strada e la prudenza impongono all’automobilista. Il mancato rispetto di questi porta a pensanti sanzioni amministrative (le famose multe), e in alcuni casi addirittura a illeciti penali. Il Codice della Strada punisce chi viola le sue norme non solo con pene pecuniarie, ma anche il fermo del veicolo, l’arresto e altri provvedimenti.

Fino a 1.166 euro di multa per il conducente del veicolo che omette questa importante comunicazione obbligatoria per legge

Tra le varie tipologie di sanzioni c’è anche la detrazione di punti dalla patente. L’articolo 126 bis del Codice della Strada disciplina il sistema di punti della patente. All’atto di rilascio della patente viene attribuito un totale di venti punti che è registrato all’anagrafe degli automobilisti. Il Codice della Strada collega la perdita di punti ad alcuni tipi di infrazioni. Quando l’automobilista tiene questi comportamenti si vede detrarre i corrispondenti punti dalla patente. Quando l’interessato perde tutti i punti deve rifare l’esame di idoneità tecnica. Se il titolare della patente non si sottopone all’esame in questione, la Pubblica Amministrazione gli sospende il documento a tempo indeterminato.

È possibile che la violazione, che comporta la perdita dei punti, non venga contestata immediatamente dalla Forza Pubblica. L’articolo 126 bis comma 2, allora, impone al proprietario del veicolo di comunicare i dati di chi si trovasse alla guida del veicolo. Se il proprietario del veicolo è una persona giuridica, l’obbligato diventa il rappresentante della persona giuridica stessa. Il Codice prevede fino a 1.166 euro di multa per il proprietario del veicolo che ometta questa comunicazione senza giustificato e documentato motivo.

Il giustificato motivo

La Corte di Cassazione con la sentenza 30939 del 2018 ha spiegato cosa sia questo giustificato motivo richiamato dall’articolo 126 bis. Il proprietario del veicolo ha sempre l’onere di custodire la propria auto e deve sapere e ricordare chi si mette alla guida del mezzo, altrimenti è ritenuto responsabile. Rientra nel giustificato motivo, che esclude questa responsabilità del proprietario, solo il caso di una situazione eccezionale e imprevedibile. Questa situazione deve impedire al proprietario di sapere chi abbia guidato in un certo momento la sua automobile. E questo nonostante il proprietario stesso dimostri di essere stato diligente nel custodire il proprio veicolo da intromissioni di terzi.

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