Quando parliamo di cani spesso diamo per scontate alcune informazioni. Forse molti di noi sapranno che il cane moderno trova la propria origine ed evoluzione nelle antichissime popolazioni di lupi. Una volta uomini primitivi e lupi agivano separatamente, se non in maniera contrapposta, per perseguire le proprie finalità. Tra queste c’era quella di mangiare e di sopravvivere ai lunghi inverni. Solo in un secondo momento hanno iniziato a condividere spazi e metodi. I lupi avrebbero progressivamente abbandonato il branco e seguito gli uomini per cacciare. Dove sia precisamente avvenuto l’addomesticamento nessuno ancora sa dirlo.
Ma un grande mistero nascondeva quale specie fosse la protagonista del cambiamento e da quale regione provenisse. Così uno studio recentissimo dell’Istituto Francis Crick e pubblicato sulla rivista Nature risponde a moltissimi quesiti. Per farlo è stato necessario il contributo di 38 istituzioni di archeologi provenienti da ben 18 Paesi. Questi hanno studiato la forma del cranio e il genoma dei lupi nella loro evoluzione per ben 100.00 anni. Ed ecco finalmente svelata da quale specie deriva il cane.
Le conclusioni dello studio
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I cane primitivi e quelli moderni sono più geneticamente simili agli antichi lupi asiatici rispetto a quelli dell’Europa meridionale e dell’Africa. Sarebbe esistita una specie progenitrice di lupi Grigi proveniente da un’area dell’est asiatico, come può essere ad esempio la Siberia. Lo studio non ha potuto circoscrivere l’area con maggiore precisione. Ma le tracce di DNA studiate hanno rivelato altro. Un’altra popolazione di lupi avrebbe contribuito geneticamente in un certo momento alla nascita del cane. Una specie, questa, proveniente dall’area mediorientale, anche se più recentemente.
Due spiegazioni potrebbero gettare luce su questo fatto inedito: forse i lupi sono stati addomesticati almeno due volte nel corso dell’evoluzione. Oppure alternativamente significa che i primi cani addomesticati continuassero a mescolarsi con lupi selvaggi. Ciò che conta è che nel giro di circa 10.000 anni una variante genetica è passata dall’essere molto rara all’essere preponderante. Si tratta del gene IFT88, quello che interviene nella forma della mandibola e del cranio.
Finalmente svelata da quale specie e regione deriva il cane e sarebbe molto più antica di quanto immaginato
Il passaggio decisivo sarebbe derivato durante l’ultima glaciazione, quando la forma diversa della mandibola avrebbe dato vantaggi sostanziali a quelle specie che già in precedenza avevano queste determinate caratteristiche. Questo retrodata dunque la nascita di cani, visto che queste varianti genetiche erano già presenti.
Ciò però che dimostrerebbe lo studio è che i lupi, oltre ad avere una sorprendente mobilità, avevano anche una facilità notevole nel mescolarsi tra di loro. Questo spiegherebbe la ravvicinata parentela delle prime specie.
Alcuni cani rivelano tutt’ora origini antichissime. In pochi sanno che una razza di cane italiana vanta origini antichissime ed arriva a vivere fino a 20 anni. Probabilmente derivava dai cani d’area mediorientale addomesticati più di recente.
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