I buoni fruttiferi postali (BFP) hanno permesso a generazioni di italiani di mettere a frutto i risparmi a tassi d’interesse che non temevano concorrenza. Erano tempi in cui i Mercati finanziari erano chiusi e certamente meno complessi di oggi. Gli italiani investivano quasi esclusivamente in titoli di Stato e per l’appunto in buoni fruttiferi postali. L’interesse con il tempo è andato scemando, anche perché il popolo italiano ha iniziato a investire in Borsa e strumenti finanziari più evoluti. A questo si aggiunge anche un calo dei tassi offerti, che negli ultimi tempi si sono praticamente azzerati persino per i vincoli temporali lunghi.
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Finalmente è arrivato un buono fruttifero postale che potrebbe rivelarsi interessante.Fino a qualche settimana fa, il buono fruttifero più longevo era il Buono 4 x 4, cioè della durata massima di 16 anni. E al sedicesimo anno si poteva incassare lo 0,75%. A febbraio, Poste Italiane ha iniziato a distribuire tra i clienti i buoni fruttiferi 5 x 5. Come si capisce dalla stessa denominazione, si tratta di un titolo che dura fino a un massimo di 25 anni.
Ovviamente, il possessore può decidere di farsi rimborsare prima il capitale, anche se in quel caso si ottiene un interesse più basso, nello specifico:
- dopo 5 anni ottiene un tasso annuo lordo dello 0,1%;
- dopo 10 anni ha lo 0,2%
- passati i 15 anni lo 0,4%;
- dopo 20 anni lo 0,75%;
- dopo 25 anni l’1,5%.
Se si disinveste prima della fine di uno dei quinquenni indicati, gli interessi vengono accreditati fino al termine del quinquennio precedente.
Finalmente è arrivato un buono fruttifero postale con tasso d’interesse intorno all’1,5% e molto attraente per i risparmiatori
Il tasso massimo a cui il risparmiatore ha diritto alla scadenza non è alto.Ma è pur sempre maggiore di quanto sia stato riconosciuto negli ultimi anni. Con l’inflazione che abbiamo oggi, sembra anche troppo poco. Ma bisogna pensare che nei prossimi anni l’aumento dei prezzi dovrebbe diminuire e gli interessi riuscirebbero a coprire grossa parte della perdita del potere d’acquisto. Il rischio di credito è nella sostanza inesistente. Infatti, i buoni fruttiferi postali sono titoli emessi dalla Cassa depositi e prestiti, una società che appartiene allo Stato.
Il buono 5 x 5 è alla portata di tutte le tasche, come del resto tutti i buoni fruttiferi postali. Il taglio minimo è di 50 euro e multipli. Questo vuole dire che posso investire una cifra anche irrisoria. Gli interessi scontano la stessa aliquota del 12,5% applicata sui titoli di Stato, a dimostrazione che si tratti di un investimento assimilabile ai famosi BTP.
Per sottoscriverlo si può andare in uno degli uffici di Poste Italiane, oppure si può restare comodamente a casa navigando sul sito di Poste e acquistando il buono prescelto dopo essersi registrati. Meglio ancora se si scarica l’app BancoPosta. Sul sito di Poste, si può anche simulare prima dell’acquisto il capitale alla scadenza investendo la cifra inserita, così da farsi un’idea concreta di quanto si incasserebbe al netto dell’imposta.