Un paio di giorni fa sono usciti i dati sulle immatricolazioni auto (119.497 vetture) del mese di marzo 2022. Purtroppo è stato un periodo difficile per le industrie e gli operatori di filiera, considerato il pesante segno meno registrato. Il saldo finale si è attestato a –28,7% su base annua (marzo 2021) e a –38,5% su marzo 2019, il mese di inizio della pandemia.
Per gli operatori di mercato non ci sono dubbi. Le motivazioni sono in parte di natura economica e in parte legate all’attesa del nuovo programma di ecoincentivi il cui ok definitivo è atteso entro mercoledì. Detta diversamente, finalmente arrivano i soldi degli incentivi auto elettriche, ibride ed Euro 6 e variano a seconda di due parametri che vedremo.
Più in generale, ricordiamo che abbiamo già visto come scegliere l’auto giusta per la famiglia tra acquisto e noleggio e risparmiare.
Gli incentivi dovrebbero arrivare con il prossimo DPCM
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Il decreto Energia n. 17 di febbraio prevedeva anche la concessione di incentivi per il passaggio a un veicolo green. Poi si è rimasti in attesa di un decreto interministeriale che doveva arrivare in Gazzetta entro marzo.
Ora l’accordo tra i Ministri dell’Economia, Sviluppo Economico, Transizione Ecologica, del Lavoro e dei Trasporti è stato raggiunto. In sintesi, esso prevede una sforbiciata sulle risorse disponibili e una durata più lunga (triennio 2022-2024). Il plafond 2022 è infatti pari a 650 milioni di euro, meno degli 800 annunciati a febbraio.
Salvo imprevisti dell’ultima ora, entro mercoledì 6 dovrebbe arrivare la firma del DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio) per l’ok definitivo. Poi il decreto sarà trasmesso per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e si attenderà la sua entrata in vigore. Nel frattempo sarà tirata a lucido la piattaforma online per la richiesta degli ecoincentivi da parte dei cittadini. Quindi, probabilmente da inizio maggio le risorse saranno finalmente disponibili.
Finalmente arrivano i soldi degli incentivi auto elettriche, ibride ed Euro6 e in un caso l’ecoincentivo arriva a 5.000 euro
Secondo le anticipazioni, le risorse andranno a beneficio delle auto elettriche, ibride ed Euro6. Poi dovrebbero essere ricomprese le moto (rottamazione obbligatoria) ed escluse le flotte aziendali.
Dovrebbe restare invariato l’impianto degli incentivi basato sulla fascia di emissione (tre fasce) e la presenza o meno del veicolo da rottamare.
Per le auto con emissioni di CO2 tra 0 e 20 gr per km si potrà spendere al massimo 35mila euro più IVA. L’incentivo sarebbe pari a 3mila euro senza rottamazione e 5 in caso contrario.
Passando ai veicoli con emissioni tra i 21 e i 60 gr/km (ibride plug-in), l’incentivo sarebbe pari a 2 o 4mila euro a seconda della rottamazione. In questo caso il tetto di spesa è fissato a 45mila euro più IVA.
Infine sarebbe pari a 2mila euro l’incentivo per la fascia di veicoli con emissioni tra 61 e 135 gr/km. Stiamo parlando di mezzi full hybrid e veicoli benzina o diesel con basso impatto ambientale. L’incentivo sarebbe legato alla presenza della rottamazione, con limite di prezzo (del nuovo) fissato a 30mila euro.
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