Figli e incapienti tra gli obiettivi della riforma fiscale

Economia globale

Figli e incapienti, i due perni attorno a cui ruota l’attuale discussione del Ministero dell’Economia in vista della legge delega prevista ad aprile. La riforma dell’Irpef mira ad offrire maggiore sostegno alle famiglie italiane allentando la morsa della tassazione. Particolare attenzione riservata anche agli incapienti per i quali i vantaggi delle detrazioni non esistono perché titolari di redditi fin troppo modesti. Sul tavolo delle trattative, gli esponenti delle diverse forze politiche stanno vagliando l’ipotesi di applicare sconti, bonus e strumenti. Nelle più recenti discussioni, l’assegno unico si è guadagnato un posto di rilievo e non manca la proposta di ricorrere all’imposta negativa o all’estensione della No Tax Area.

Il primo confronto del Mef

Il primo confronto del Mef, tenutosi nella mattinata di ieri 6 febbraio, si è aperto all’insegna di un dialogo costruttivo. Il Ministro Gualtieri ha riferito che si è trattato di un dialogo fecondo da cui è emersa una sostanziale comunanza di intenti fra gli schieramenti. Hanno preso parte ai lavori la viceministra M5S Castelli, la sottosegretaria Guerra, il rappresentante di Italia Viva Marattin e Ruffini, neodirettore delle Entrate e diversi esperti. Il prossimo incontro li vedrà nuovamente riuniti fra quindici giorni allorquando tecnici ed esperti avranno effettuato simulazioni atte a verificare l’applicabilità delle ipotesi avanzate.

Figli e incapienti

La nuova Irpef sta procedendo in direzione di un supporto alle fasce più basse di reddito e della semplificazione di sconti e bonus. Ciò in vista anche di un auspicato allineamento delle condizioni in cui versano pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi. Su di essi difatti grava una forte discrepanza di onere fiscale a causa dell’incrocio quasi anarchico fra bonus, detrazioni e aliquote. L’urgenza di un sostegno economico alle famiglie discende dalla consapevolezza del calo demografico che affligge il nostro Paese. Altro obiettivo della riforma punta alla risoluzione delle problematiche legate ai cittadini che non hanno imposta da scontare, posseggono cioè redditi talmente bassi da non poter beneficiare delle detrazioni. Problematica annosa e non inedita, salita alla ribalta già con il bonus Renzi e attualmente al centro del dibattito relativo al taglio del cuneo fiscale. Ciò perché entrambi i provvedimenti non offrono vantaggi alle fasce di reddito più deboli.

 

Consigliati per te