Sanremo fa quadrato intorno al Festival della Canzone Italiana. E pur di difendere questo evento famoso in tutto il mondo e non cancellarlo, si prepara a ricevere un’altra sberla: la chiusura di strade e quartieri. E non solo intorno al Teatro Ariston e nel centro storico.
L’ordinanza per la zona rossa light non è ancora stata firmata. Il Presidente della Regione Giovanni Toti è alle prese con il disastro del cimitero di Camogli, un’altra ferita terribile dopo il crollo del Ponte Morandi. Ma per il settore terziario sanremese è come se fosse già mezzanotte.
Colori a parte, il territorio sarà comunque talmente presidiato che non varrà la pena di sfidare i posti di blocco per dare un’occhiata ai cantanti e ai vip. I blocchi riguarderanno anche Ventimiglia e i paesi di collina con accesso verso Sanremo. Per questa volta, insomma, affidiamoci all’occhio della Tv e ai social network dei media.
Una Riviera fantasma
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La valanga di disdette ricevute in queste settimane da addetti ai lavori e turisti musicali è stata impressionante. I numeri riferiti dal Presidente dell’ASCOM, Andrea Di Baldassarre, sentito al telefono da ProiezionidiBorsa parlano da soli: nell’ultimo anno -90% per tutte le attività e -100% per alcuni alberghi e locali serali. Che ora non vale la pena di riaprire per solo una settimana. A questa batosta si aggiungerà l’atmosfera da città-fantasma, col lungomare deserto. Chiusi anche gli ingressi di chi transita ogni giorno verso la Francia o dalla Francia arriva per rifornimenti di prodotti locali, genuini e miglior prezzo.
Festival di Sanremo in zona rossa light, al via il lockdown musicale
“L’anno scorso abbiamo sentito molte parole dal Governo ma qui di aiuti ne sono arrivati ben pochi” sottolinea Di Baldassarre. “Quest’anno sono tutti disillusi e stanchi. Teniamo duro con 200 attività tra bar e ristoranti attivi sui 300 circa presenti, e con pochissimi alberghi aperti su 30 sparsi sul territorio comunale”. Orgoglio e amarezza si alternano sulle facce della gente di qui. Per il Festival invece di 60mila persone, si conteranno forse 3.000 addetti ai lavori. Per coordinare la loro presenza in sicurezza, è stato organizzato un piano al quale ha contribuito anche l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Liguria, Giovanni Berrino. Hanno promesso un Festival estivo, appena si potrà. L’idea è buona e potrebbe coglierla anche Venezia a proposito del Carnevale.
Niente tour per avvistare le star
La zona dell’Ariston sarà transennata e i personaggi transiteranno su percorsi organizzati ad hoc. Si punta a scoraggiare l’arrivo di curiosi e fan, a stroncare la possibilità di assembramenti davanti al Teatro Ariston per avvistare Fedez e gli altri.
Niente capannelli davanti agli alberghi, che saranno presidiati. I personaggi sono invitati a starsene blindati nelle loro stanze e tutti gli altri anche. Un primo caso di Covid nell’orchestra è già stato scovato e la tensione nel backstage durante le prove è già alle stelle.
Sarà impossibile avvistare le star, anche al ristorante. La sera funzioneranno come “mensa” per gli addetti ai lavori solo i locali convenzionati con gli alberghi. Quelli che avranno ottenuto i permessi per lavorare in sicurezza, con i tavoli a debita distanza. E col divieto di aprire le porte ad altri avventori.
Quest’anno, dunque, sarà un Festival di Sanremo in zona rossa light: al via il lockdown musicale.