Da settimane gli occhi del mondo intero sono tutti rivolti alla ricerca scientifica, da cui dipende il contrasto farmacologico all’epidemia. Ci chiediamo: farmaco coronavirus in arrivo. Quali effetti per l’economia? Da ieri trapelano indiscrezioni che portano al sito BioRxiv del gruppo dell’Università olandese di Ultrecht, Paesi Bassi. Questi ricercatori accademici olandesi hanno infatti pubblicato una ricerca su un farmaco anti Covid-19 che sembra dare risultati incoraggianti. Si tratterebbe di un anticorpo monoclonale in grado di individuare la proteina che il virus usa per aggredire le cellule respiratorie umane. Da esso la comunità mondiale si attende un’azione di contrasto farmacologica ad hoc. Non prima, tuttavia, di un’adeguata fase di sperimentazione – ovvero mesi – prima della messa in commercio del farmaco. Alla Bbc i ricercatori olandesi hanno detto infatti che occorrono prima risposte certe su sicurezza ed efficacia prima della libera vendita al pubblico.
La ricerca scientifica in Italia
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Farmaco coronavirus in arrivo. A quali effetti potrebbe portare? Al riguardo i ricercatori scientifici italiani non sono da meno. In particolare da noi la “speranza” (scientifica) è legata a Exscalate, una piattaforma che scova molecole adatte a inibire patologie. A usare una similitudine, sarebbe una sorta di “scovatore di password” ma per fini egregi, vitali nel senso doppio del termine. Exscalate infatti passa al vaglio miliardi di molecole fino a individuare quella adatta a buttare al tappeto una data patologia. Da giorni è quindi all’opera per cercare di vincere la sfida contro il Covid-19. Ai ricercatori italiani il nostro grazie per il loro lavoro, nell’immediato noi tutti dipendiamo da loro.
Quali effetti per l’economia?
Il mondo della finanza, si sa, è solito muoversi con largo anticipo rispetto all’economia reale. Non lo scopriamo di certo noi: era, è, sarà sempre così. Solo laddove dovessero giungere conferme serie, profonde, incontrovertibili, lo scenario potrebbe mutare. Nel senso che almeno per il breve gli shortisti non avrebbero grossi driver per puntare al ribasso. Cioè è probabile si aprirebbe una fase di trading range, in attesa di direzione. Quest’ultima sarebbe data solo e soltanto dalla ripresa dell’attività economica a 360°. Solo la riapertura massiccia delle fabbriche, degli uffici, nei piccoli negozi al dettaglio sotto casa, rilancerebbe l’economia. Perché si ritornerebbe a viaggiare, ad andare al cinema, a occupare gli stadi di calcio e così via. Tutto questo genera infatti consumi, quindi Pil, quindi direzione …long.