Si dice che per avere un corpo sano e funzionale servirebbe fare almeno 30 minuti di esercizio fisico ogni giorno. Ma la domanda è: “Fare esercizio fisico fa bene alla salute ma può anche portare alla morte?”. Per dare una risposta si necessita innanzitutto di un chiarimento. Si sa che molti sportivi sono morti o si sono infortunati gravemente durante gare e allenamenti. Per esempio, nel ciclismo se si cade malamente e si batte la testa si rischia grosso. Nell’alpinismo se la roccia cede o la corda si spezza si può morire. Ma qui non si sta parlando di errori tecnici, incidenti o traumi subiti al corpo, bensì dell’allenamento dello stesso.
Fare esercizio fisico fa bene alla salute ma può anche portare alla morte?
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Si trovano vari studi a riguardo, molti dei quali sono in realtà parecchio contraddittori. Un articolo su “La ricerca scientifica” dichiara che i ricercatori dell’Università di Mayo affermano che fare attività fisica per più di sette ore e mezza la settimana è dannoso per il cuore. Questo perché un eccessivo esercizio fisico può aumentare il rischio di calcificazioni coronariche. Condizione dalla quale possono derivare infarti e ictus. Lo stesso articolo però si auto smentisce, dichiarando che: “Non è possibile parlare di un nesso causa-effetto tra la pratica dello sport e i problemi di calcificazione coronarica”. Sottolineando comunque che, visti i numerosi studi a riguardo, non si possa escludere la possibilità che troppo sport sia dannoso per la salute.
Altre fonti
In un articolo su “Albanesi.it” si dichiara che: “La morte improvvisa da sport ha un’incidenza da 9 a 23 casi per milione a seconda dello sport praticato e della tipologia dell’atleta”. Aggiungendo però anche che le categorie di sportivi più colpite sono coloro che appartengono alla categoria di basso livello agonistico. Si sottolinea poi come lo studio, da cui sono stati ricavati questi dati, dichiari inoltre che: “Il 77% degli atleti deceduti presentava aterosclerosi coronarica e il 32% ipertensione arteriosa”.
Su “My personal trainer” si dichiara che la morte dovuta a tale causa: “non supera l’1-2% del numero globale di tutte le morti improvvise”.
Su “Runner’s world” invece si dichiara che uno studio praticato su 800.000 persone ha dimostrato che chi pratica sport per più tempo, addirittura superando le 12 ore la settimana, ha una diminuzione del rischio di mortalità.
Si può dunque dedurre che l’argomento non presenti un’adeguata chiarezza. Tuttavia si porta alla luce che esistono moltissimi studi riguardo le morti legate all’inattività fisica e obesità correlata. Questi risultano essere concordanti: la sedentarietà provoca la morte di moltissime persone ogni anno e in tutto il mondo.
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