Chi ha la fortuna di avere un pergolato avrà sicuramente l’imbarazzo della scelta su come abbellirlo. Sono molte le specie rampicanti adatte per renderlo affascinante. Pensiamo al glicine, con i suoi profumatissimi fiori, alla vite americana, con le sue foglie colorate. Oppure alle tante varietà di vite da frutto, per avere differenti tipologie di uva. Ai kiwi, che possono ricoprirlo con le loro grandi foglie, con i frutti verdi da raccogliere semplicemente alzando un braccio.
Non solo, però, ci sono tante altre rampicanti che possono essere piantate per dare un senso estetico diverso al pergolato. Oggi parleremo di una di queste, proveniente dal Sud America, ma ampiamente diffusa, ormai, anche in Italia. Una pianta che deve il suo nome a uno dei fatti storici più importanti dell’umanità: la resurrezione di Gesù Cristo, il fondamento della religione cristiana.
Da questo grandioso evento, la passiflora prende il suo nome, unendo due parole: fiore e passione. Gli fu dato dai Gesuiti, che riconobbero nel fiore alcuni dei simboli della morte di Gesù. I tre stili simili ai chiodi, la corolla simile alla corona di spine e i viticci alle fruste della flagellazione.
È una pianta erbacea e perenne che può addirittura raggiungere i 10 metri di lunghezza. Questo dato, solo per capire quanto sia adatta a intrecciarsi tra le travi di un pergolato.
Originaria dell’Argentina e del Brasile, arrivò in Europa dopo il ‘500 e fu subito apprezzata, oltre che per la bellezza dei suoi fiori, anche per la bontà dei suoi frutti. La maracuja, infatti, è il prodotto finale di questa pianta.
Farà faville sui balconi e in giardino questa magnifica pianta rampicante con colorati fiori tropicali che richiama la Passione di Gesù
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Ne esistono più di 500 specie, tra perenni e annuali, ognuna di esse contraddistinta da fiori stupendi. Quasi finti, verrebbe da dire, per la loro superba perfezione. La Passiflora cerulea è la più diffusa in Italia e trova nel Sud il clima migliore per svilupparsi.
Spesso, soprattutto al Nord, durano lo spazio di una stagione, a causa delle temperature fredde, che non sopportano. Anche se, negli ultimi anni, si sta cercando, tramite gli incroci, di creare delle specie che possano resistere anche al di sotto dei 10 gradi. Se le si lasciasse in vaso, potrebbero sopravvivere all’inverno se mantenute in casa in posizione luminosa. Sarà sempre utile chiedere al nostro vivaista di fiducia cosa è meglio fare quando si acquista una passiflora.
Chiaramente, è con la primavera e ancor di più con l’estate che esse sviluppano la loro straordinaria bellezza. Coprire un pergolato intero con due o tre varietà potrebbe regalare, a chi facesse questa scelta, un giardino meraviglioso e profumato. Soprattutto con il gran caldo di luglio e agosto, la passiflora si svilupperebbe al massimo delle sue possibilità. In terreni, però, che devono essere sempre costantemente umidi. Se messa a dimora, deve soggiornare in una buca profonda per consentire alle radici di svilupparsi al meglio.
Su balconi e terrazzi dovrà essere posta in vasi di terracotta via via più grandi. Ogni anno, infatti, è consigliato cambiarli, per permettere alle radici di avere il giusto spazio per crescere.
Farà faville sui balconi e in giardino questa splendida pianta con un nome evocativo: la passiflora. Un fiore esotico e profumato che nessun amante del giardinaggio dovrebbe farsi scappare.
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