Come abbiamo avuto modo di scrivere in passato, puntare su azioni sottovalutate a volte potrebbe non essere la migliore strategia di investimento. Tuttavia, nel caso di Cementir si aggiunge un elemento importantissimo, un rendimento del dividendo molto elevato. Questi potrebbero essere gli ingredienti alla base del fantastico rialzo di queste azioni dal dividendo eccezionale.
L’alternativa a un investimento in Borsa potenzialmente interessante, ma in linea di principio rischioso, potrebbe essere un investimento in Posta con il quale portare a casa senza rischio un gruzzolo non trascurabile.
La valutazione secondo l’analisi fondamentale
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Qualunque sia l’indicatore utilizzato Cementir risulta essere sottovalutata con una sottovalutazione media che si aggira intorno al 50%.
Ricordiamo, poi, che l’azienda gode di una posizione finanziaria molto solida dato il livello di liquidità netta. Ad esempio, l’indice di liquidità, sia di lungo che di breve periodo, è superiore a 1. Inoltre il rapporto tra il debito totale e la capitalizzazione del titolo è di poco superiore al 20%.
Il dividendo, stabile nel corso degli ultimi 10 anni, si è sempre mantenuto sopra il 3%. Un rendimento eccezionale vista la sua stabilità nel corso degli anni e comunque superiore alla media del settore di riferimento.
Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, gli analisti che coprono il titolo hanno un giudizio concorde. La dispersione dei prezzi obiettivi a un anno è inferiore al 12%. La sottovalutazione media, invece, è di circa il 45%.
Fantastico rialzo di queste azioni dal dividendo eccezionale: le attese per le prossime sedute secondo l’analisi grafica
Il titolo Cementir (MIL:CEM) ha chiuso la seduta del 7 novembre a quota 6,13 euro, in rialzo del 2,00% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è rialzista e dopo avere superato la resistenza in area 6,01 euro (II obiettivo di prezzo) punta alla massima estensione rialzista in area 6,43 euro (III obiettivo di prezzo). Su questi livelli, poi, si potrebbe anche assistere a delle prese di beneficio.
Nel breve, invece, la tendenza potrebbe invertire al ribasso nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 6,01 euro. In questo caso potremmo anche assistere a discese fino in area 5,59 euro.