Nel corso dell’anno chi beneficia delle agevolazioni previste dalla Legge 104 può assentarsi dal lavoro per validi motivi relativi alla patologia invalidante. Allo stesso modo può sfruttare dei permessi lavorativi il parente o caregiver che ha in carico la persona con disabilità o non più autosufficiente. Il datore di lavoro non può negare al dipendente con Legge 104 la possibilità di allontanarsi dal luogo di lavoro quando subentrano particolari necessità. Potrebbe trattarsi di una visita specialistica, di terapie riabilitative o di altre incombenze burocratiche da sbrigare. Né si devono temere tagli sullo stipendio perché anzi sono previste fino a 100 euro al giorno di assegno INPS per chi assiste invalidi e anziani con la Legge 104.
Inoltre si possono ottenere alcuni sgravi fiscali sull’acquisto di auto, di prestazioni sanitarie, di sussidi tecnici e altri mezzi per la deambulazione. Proprio in questi giorni peraltro sono in arrivo 400 euro dall’Agenzia delle Entrate per queste spese sanitarie con reddito superiore ai 35.000 euro. Ma a prescindere dalle detrazioni e deduzioni spettanti ai soggetti con disabilità vi sono altri benefici da non trascurare. Ed è importante conoscere la normativa di riferimento perché familiari e titolari di Legge 104 hanno sempre diritto a questi 3 assegni in busta paga. Ciò soprattutto quando il datore di lavoro si rifiuta di retribuire alcune prestazioni ai dipendenti che utilizzano permessi lavorativi.
Familiari e titolari di Legge 104 hanno sempre diritto a questi 3 assegni in busta paga
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Il lavoratore che può ottenere dei permessi retribuiti si chiede spesso quanto incide la Legge 104 su pensioni, TFR, ferie e tredicesima. Si vive infatti la preoccupazione che le agevolazioni odierne possano avere conseguenze negative su stipendi e contributi per il trattamento pensionistico. In realtà secondo i più recenti chiarimenti del Dipartimento di Funzione pubblica il titolare di Legge 104 ha diritto alla tredicesima. Similmente il datore di lavoro non può negare il versamento della quattordicesima mensilità se le condizioni contrattuali la prevedono.
In ultimo anche a chi fruisce dei permessi lavorativi spettano eventuali premi di produttività o di risultato se il contratto include forme di incentivo. In altri termini i titolari di Legge 104 hanno facoltà di rivendicare le 3 retribuzioni di cui sopra secondo disposizioni ministeriali assai precise e chiare. Al contrario, qualunque rifiuto o possibili tagli di retribuzione da parte del datore si configurerebbero come un’evidente discriminazione e violazione di diritti.