Fair Value, cos’è, perché è utile nella scelta degli investimenti e come sfruttarlo per uscire dalla ‘comfort zone’ dei Titoli di Stato

Fair Value, cos'è, perché è utile nella scelta degli investimenti e come sfruttarlo per uscire dalla 'comfort zone' dei Titoli di Stato

Tecnicamente parlando, il Fair Value è il valore stimato di un asset o di un titolo, calcolato con analisi oggettive.

Molto spesso troviamo questo indicatore accanto alle azioni di una società, e si tratta di uno strumento molto utile, in grado di agevolare la scelta di investimento. In Europa sembra ci sia poca educazione finanziaria, ecco il perché probabilmente la maggior parte dei retail preferisce impegnare i risparmi in asset ritenuti sicuri, come i Bond o i BTP.

Utilizzando strumenti adeguati, però, anche gli investitori meno esperti possono ampliare il portafoglio e proteggersi così da shock inattesi o da eventuali errori di valutazione. Uno di questi strumenti è il fair value, ovvero il metodo per scoprire il “valore equo” di un titolo.

Come utilizzare il Fair Value per investire meglio

Come utilizzare il Fair Value per investire meglio

Come tutti sanno, il prezzo di un titolo varia in base alla domanda e all’offerta ma anche a causa di reazioni emotive o reazioni tattiche innescate da eventi geopolitici, affermazioni di personaggi illustri e altro ancora. Capire il vero ed equo prezzo di un bene o di un’attività finanziaria in un modo oggettivo permette di avere un quadro più completo rispetto al mero prezzo indicato in un dato momento sul mercato.

Ma come si calcola il Fair Value di un’azione? L’investitore ha diverse possibilità, come ad esempio sfruttare le opzioni disponibili sulle piattaforme, che offrono il servizio per lo più a pagamento. Ma con un po’ di studio e di impegno, si può anche stabilire autonomamente il Fair value di un titolo su cui si intende investire, potendo così scegliere se sia il momento adatto oppure se sia il caso di attendere.

Il valore del Fair Value, infatti, può discostare dal prezzo di mercato in eccesso o in difetto, oppure avvicinarsi molto:

  • Se il fair value supera il prezzo di mercato, molto probabilmente ci troviamo di fronte a un titolo sottovalutato. In questo caso potrebbe essere il momento giusto per investire, prima che il prezzo si alzi.
  • Di contro, se il fair value è inferiore al prezzo di mercato, potremmo essere di fronte a una sopravvalutazione del titolo, che a questo punto conviene vendere prima che il prezzo si riallinei.
  • Naturalmente, il valore può anche essere molto vicino al prezzo di mercato, quindi significa che il titolo è stato considerato nel modo corretto. Anche questa indicazione può essere utile nella scelta dell’investimento, soprattutto se fatta nel lungo termine. Il fair value è infatti meno indicato nelle strategie a breve termine, che sono sottoposte a diverse dinamiche.

Calcolare in autonomia il Fair Value, ecco i fattori fondamentali da prendere in considerazione

Calcolare in autonomia il Fair Value, ecco i fattori fondamentali da prendere in considerazione

Calcolare in autonomia il Fair Value, ecco i fattori fondamentali da prendere in considerazione

Se non si vogliono accendere abbonamenti con le piattaforme oppure non si desidera rivolgersi ad un “financial coach”, si possono sfruttare semplici strategie per arrivare a calcolare il prezzo equo di un titolo.

  • Innanzitutto si può controllare il prezzo di asset simili, ovvero di aziende che operano nel medesimo settore o comunque la media del Mercato del comparto di interesse.
  • Si può fare poi un’analisi dei flussi di cassa dell’azienda e delle prospettive di crescita
  • Contestualmente, analizzare gli importi degli eventuali dividendi futuri attesi, che dovrebbero crescere in modo costante.

Questo può portare ad ottenere un’analisi piuttosto accurata, anche se ovviamente il Fair Value può essere soggettivo e quindi da non considerare come certezza granitica e sicura al 100%. Come accennato poco sopra, infatti, le oscillazioni dei Mercati sono spesso imprevedibili a causa di eventi eccezionali, panico tra gli investitori o sentiment negativo, fattori che rendono i risultati delle analisi meno affidabili.

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