Fai valere questo diritto per trovare lavoro: i requisiti richiesti

disoccupazione in Italia

Il coronavirus ha lasciato dietro di sé conseguenze economiche che rimarranno nel tempo. Una delle  più gravi la ricaduta occupazionale. Molte aziende hanno ridotto il personale o cessato la propria attività e moltissime persone hanno perso il posto di lavoro. Il numero di disoccupati continua a salire poiché trovare una nuova occupazione, al giorno d’oggi, risulta una vera impresa.
Il governo ha cercato di porvi rimedio prorogando la Naspi, erogando un’indennità ai disoccupati  e agevolando il pensionamento dei lavoratori meno giovani. I disoccupati, però, possono beneficiare anche del rinnovo di misure già emanate in passato.

Nel lontano 2013 la Legge Fornero introdusse uno sconto del 50% sulle contribuzioni INPS ed INAIL che i datori di lavoro sono tenuti a pagare per i neo-assunti. Questo bonus è stato prorogato per tutto il 2020. Vediamo quindi come funziona e chi può accedervi. Ecco un aiuto per trovare lavoro!

Fai valere questo diritto per trovare lavoro: i requisiti richiesti

Come detto, l’agevolazione è a beneficio dei datori di lavoro. Il diritto delle donne lavoratrici sarà quello di poter godere di una facilitazione per l’inserimento lavorativo. Fai valere questo diritto per trovare lavoro. I datori di lavoro infatti, assumendo a tempo indeterminato personale di sesso femminile, godranno di uno sconto del 50% sui principali contributi per i primi 18 mesi. Ma quali sono le caratteristiche richieste alle neo-dipendenti per accedere al contributo?

L’agevolazione è prevista per disoccupate di tutte le età, a condizione che siano senza lavoro da almeno sei mesi. I settori interessati sono quelli dove le donne faticano ad inserirsi: agricoltura, settore edile, industria estrattiva e supply chain. L’ultimo requisito richiesto è la residenza nelle regioni economicamente svantaggiate, tra cui Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, oltre ad alcune zone di Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia. La residenza è l’elemento rilevante, e non l’effettiva sede di lavoro, quindi una neo-lavoratrice potrà trasferirsi fuori sede per lavorare, mantenendo il diritto al beneficio.

Nessuna limitazione territoriale sarà applicata per le disoccupate da più di 24 mesi. Un ulteriore aiuto per le persone senza un lavoro da molto tempo e, presumibilmente, vicine alla scadenza dei sussidi di disoccupazione. Ricordiamo che il perdurare dello stato di disoccupazione va dimostrato, per farlo basta richiedere il modello C2 al più vicino centro per l’impiego.