Il Governo guidato dalla prima donna Premier in Italia, cioè dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, è all’opera sule cartelle esattoriali. L’idea è una sanatoria profonda, come da anni non si faceva. A partire dalla cancellazione delle cartelle di importo inferiore a 1.000 euro. Cancellazione d’ufficio come qualche anno fa è stato fatto per le cartelle più vecchie (quelle fino al 2010). Niente domanda da parte dei contribuenti. Ma come può un contribuente conoscere quali cartelle sono state cancellate dal suo “groppone”? La risposta c’è ed è facile e nell’epoca della digitalizzazione lo è ancora di più. Infatti è facilissimo verificare le cartelle esattoriali che non si pagano più.
Cos’è e a cosa serve l’estratto di ruolo sulle cartelle esattoriali
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Il documento utile per i contribuenti che vogliono controllare la loro situazione debitoria, oppure che vogliono verificare eventuali condoni di cartelle a loro carico, si chiama estratto di ruolo. Parliamo di quel documento che riporta tutti i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione a nome di un singolo contribuente italiano. Nell’estratto di ruolo non ci sono tutti i debiti a carico di un contribuente, ma solo quelli che sono finiti nelle mani del concessionario alla riscossione, sia quello attuale che quello precedente, cioè Equitalia.
Facilissimo verificare le cartelle esattoriali che non si pagano più
Si chiama ruolo un debito che un contribuente ha maturato nei confronti del Fisco italiano e che è passato di mano dall’ente a cui era dovuto, al concessionario della riscossione. L’estratto di ruolo, cioè il documento che riepiloga tutti i ruoli a carico di un contribuente, è sempre esistito. Prima però la strada per ottenerlo era praticamente unica. Bisognava andare alla sede territoriale competente del concessionario della riscossione, e chiedere allo sportello questo documento. Adesso in maniera facile, il contribuente munito delle credenziali di accesso ai servizi digitali delle pubbliche amministrazioni può fare tutto da solo e comodamente da casa. Basterà infatti autenticarsi sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione cliccando sull’area dedicata proprio l’estratto di ruolo, chiamata “situazione debitoria, consulta e paga”.
Verificare i propri debiti
La verifica oltre che essere utile per verificare se qualche debito è finito dentro i precedenti provvedimenti di sanatoria, è utile per scovare eventuali errori del concessionario. Quest’ultimo infatti spesso lascia nell’estratto di ruolo debiti che un contribuente non è più tenuto a pagare. Occorre ricordare che non sono più da pagare dopo 10 anni debiti relativi a tasse e imposte verso lo Stato. Tra queste: l’IRPEF, l’IVA, l’imposta di bollo, quella di registro, l’IRES. E dopo 5 anni non si pagano più le imposte comunali quali l’IMU o la TARI, oppure le multe per infrazioni al Codice della Strada. Anche i contributi INPS o INAIL per esempio, non si pagano dopo 5 anni, mentre il bollo auto non è da pagare più dopo 3 anni.