Gli italiani quante volte al giorno respirano? A questa domanda i nostri Esperti di benessere hanno intenzione di rispondere. Ebbene, facciamo mediamente 21 mila volte questo gesto e solo così riusciamo a tenerci in vita. Dunque la nostra attenzione non deve essere posta solo a muscoli e ossa ma anche ad altri organi vitali. I polmoni hanno una funzione strategica. Infatti mandare in profondità l’aria e buttarla fuori lentamente migliora la circolazione del sangue e abbassa la frequenza cardiaca.
Dunque per ottenere i maggiori benefici dobbiamo imparare a fare respiri profondi e lenti, sfruttando le potenzialità del diaframma.
Come respirare
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Molti di noi commettono un errore imperdonabile: inspirano con la bocca ed espirano con il naso. Dunque chi respira in questo modo da subito corregga questa situazione deleteria.
Ora con le belle giornate tutti dedicano un po’ di tempo all’attività sportiva all’aria aperta. E’ sicuramente utile farlo soprattutto dopo tanti mesi trascorsi tra le mura di casa per colpa dell’emergenza sanitaria.
Però prima di iniziare a correre, camminare oppure pedalare in bici, bisogna fare un minimo di meditazione sdraiandosi su un lettino oppure su un tappetino e fare esercizi di respirazione. Poi fare stretching o iniziare a muoversi a ritmo blando. Una volta acquisito il ritmo in base alla propria tenuta atletica bisogna camminare e correre al ritmo giusto senza esagerare. C’è una regola empirica da tenere presente: la velocità di corsa deve consentire una normale conversazione, senza affanno, con le persone vicine.
La marcia afghana
In un altro articolo abbiamo avuto modo di far scoprire il nordic walking ora, invece, sveliamo la marcia afghana. Questa disciplina abbina esercizio fisico, meditazione e tecnica di respirazione. I passi e il respiro sono sincronizzati tra loro in modo da aumentare la quantità di ossigeno ai polmoni. Non tutti sanno che contare i passi aiuta a concentrarsi e a far sentire meno la fatica.
Per ottenere i migliori benefici con la marcia afghana bisogna inspirare con il naso per i primi tre passi e poi trattenere l’aria nei polmoni per il quarto passo ed espirare di nuovo nei successivi tre passi. Nell’ottavo e ultimo passo della sequenza bisogna rimanere in apnea con i polmoni vuoti.
Facciamo mediamente 21 mila volte questo gesto e solo così riusciamo a tenerci in vita
Dunque le persone che non svolgono attività fisica respirano 21mila volte in 24 ore mentre quando siamo alle prese con l’attività sportiva il numero dei respiri aumenta molto di più.