La leucemia promielocitica acuta, nota anche come leucemia fulminante, è una delle forme più aggressive fra i tumori al sangue. Si tratta di un sottotipo della leucemia mieloide acuta e rappresenta circa il 10-15% di tutti i casi di leucemia.
Si stima che in Italia ce ne siano 2.000 casi ogni anno, con una leggera prevalenza di uomini, rispetto alle donne.
I fattori di rischio principali, come spesso accade, sono legati a comportamenti poco attinenti con uno stile di vita corretto. Tra questi vi è il fumo di sigaretta che, tra l’altro, è anche la principale causa di morte per tumore ai polmoni.
Altri fattori di rischio sono l’esposizione a sostanze chimiche nocive e radiazioni. Oppure la presenza di alcune malattie genetiche, malattie nel sangue o anomalie cromosomiche (come la Sindrome di Down).
Facciamo attenzione a questi sintomi perché potrebbero essere l’anticamera di una leucemia fulminante
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La comparsa della leucemia fulminante è improvvisa ed inaspettata, come suggerito anche dal nome.
I sintomi spesso non sono specifici e si manifestano con febbre alta, malessere generale, sudorazione notturna, spossatezza e pallore.
È inoltre possibile che i globuli bianchi anomali, prodotti in abbondanza, possano infiltrare più organi o il sistema nervoso. In questo caso, si avranno sintomi più specifici che indicheranno un malfunzionamento dell’organo coinvolto.
Se viene compromesso il cervello, ad esempio, possono manifestarsi mal di testa, confusione, o convulsioni.
Fra i sintomi sistemici, invece, rientrano la progressiva perdita di peso, dolori muscolari ed articolari ed emorragie frequenti. Proprio queste ultime, soprattutto a livello di stomaco ed intestino, rappresentano un chiaro segnale di una probabile leucemia.
Come evidenziano anche alcuni studi, esse sono dovute ad un calo di produzione di piastrine.
In genere, questi sanguinamenti si manifestano anche a livello della cute, con le classiche petecchie visibili sulla pelle. Oppure possono interessare le gengive ed il naso, o l’apparato genito-urinario.
Quindi, facciamo attenzione a questi sintomi perché potrebbero essere l’anticamera di una leucemia fulminante. Dal momento che non si conoscono le cause che portano alla leucemia, non ci sono al momento chiare strategie di prevenzione.
Vale comunque il consiglio di non esporsi troppo ai fattori di rischio elencanti precedentemente.
Inoltre, raggiunta una certa soglia di età, è opportuno effettuare visite, controlli ed esami periodici.