Inizia oggi, mercoledì 1 novembre, la storia di Fabio Panetta come nuovo governatore della Banca d’Italia. Scelto in estate come successore di Ignazio Visco, comincia oggi un percorso complicato, ma assai stimolante alla guida dell’istituto con sede a Roma nel Palazzo Koch.
Bankitalia ha da poco compiuto i 130 anni di vita, essendo stata istituita nel 1893. Tra i governatori più importanti possiamo citare Luigi Einaudi, Carlo Azeglio Ciampi e Mario Draghi. Il primo è poi divenuto il secondo presidente della storia della repubblica, mentre gli altri due sono stati anche presidenti del consiglio dei ministri.
Fabio Panetta è nato a Roma nel 1959. Ha conseguito la laurea nel 1982 presso l’università privata Luiss Guido Carli. Dopodiché si è trasferito a Londra, dove ha ottenuto due master: uno in Economia Monetaria e l’altro in Economia e Finanza.
Fabio Panetta ritorna a casa, sua la presidenza di Bankitalia
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Rientrato a Roma, inizia a lavorare proprio a Bankitalia, all’epoca diretta da Ciampi. Qui comincerà una carriera che lo porterà a essere vice direttore dal 2012 al 2019, prima di assumerne l’incarico direttivo nel maggio dello stesso anno fino a dicembre.
Poi, ha deciso di separarsi dall’istituto per intraprendere una nuova sfida all’interno della Banca Centrale Europea. Il Governo Meloni avrebbe voluto richiamarlo in Italia per affidargli il Ministero dell’Economia, ma, poi, la scelta è ricaduta su Giancarlo Giorgetti.
Il 27 giugno, però, all’unanimità, il suo nome è stato proposto e votato come nuovo governatore della Banca d’Italia, in sostituzione di Ignazio Visco. Panetta non ha avuti dubbi ad accettare, per tornare in quella che ha sempre considerato come casa sua.
L’uomo giusto al posto giusto?
La sua sfida più grande è quella relativa alla moneta virtuale che vede in Panetta uno dei grandi sostenitori. Molto critico sulle criptovalute, infatti, crede fermamente in un Euro digitale, capace di contrapporsi a queste. Non solo, si farà promotore anche del progetto Eurobond. Per istituire un titolo, oggi assente in area Ue, che consenta di completare il progetto di unione bancaria europea.
Fabio Panetta, nuovo Governatore della Banca d’Italia, è uno degli economisti più quotati e influenti del nostro paese. Anche il suo stipendio sarà correlato alle responsabilità che graveranno su di lui nei prossimi anni. 450 mila euro, questo il suo compenso, il secondo più alto tra tutti i colleghi a capo delle banche nazionali dei paesi appartenenti all’Ue. Solo il belga Jan Smets percepirà più di lui, con i suoi 481 mila euro.
Un incarico ben retribuito, dunque, che, si spera, possa migliorare le sorti del nostro paese, in un periodo storico molto complicato.