Molto spesso quando si va in libreria per scegliere qualcosa da leggere la nostra mano è automaticamente attratta dai titoli in lingua straniera. È tipicamente italiano infatti questo “anti-campanilismo” che, però, ci distoglie dalle nuove proposte e dalle nuove voci che possono contribuire ad arricchire il panorama culturale internazionale.
Per questo, oggi parliamo di una di queste e della sua seconda opera che sta riscuotendo un grande successo. Infatti, fa ridere a crepapelle e riflettere pagina dopo pagina questa uscita recentissima di un autore italiano emergente. Scopriamo insieme di che cosa si tratta e i motivi per cui dovremmo subito correre a comprarlo.
La vita ordinaria di un ristoratore di provincia
Indice dei contenuti
Stiamo parlando di “Solo una canzone”, libro di Roberto Livi edito negli ultimi mesi del 2021 dalla casa editrice milanese Marcos Y Marcos. La trama si incentra sulla vita di un uomo qualunque, gestore di un piccolo ristorante a conduzione familiare. Sotto questa coltre di normalità però si nascondono profonde ferite e ingiustizie.
L’obbligo di servire un signorotto del paese e la stanchezza fisica ed emotiva che derivano dal suo lavoro lo portano a scivolare in una quotidianità dalle note grigie e monotone. Lo stesso vale dal punto di vista relazionale: è infatti legato a una donna che non sente più di amare e che lo disprezza apertamente.
C’è però una luce in fondo al tunnel, una speranza che lo tiene a galla e che custodisce in segreto nelle ore di chiusura: la musica. Dentro di sé ha una canzone che lotta disperatamente per nascere: questa potrebbe cambiare radicalmente il suo destino.
Fa ridere a crepapelle e riflettere pagina dopo pagina questo emozionante libro italiano segnalato al Premio Strega
Da poco l’autore è fra i possibili candidati alla partecipazione del Premio Strega, famosa competizione letteraria nata nel secondo dopoguerra nella speranza di una rinascita culturale del Paese.
Ogni anno sono aperte le segnalazioni che poi subiscono un’ulteriore scrematura fino ad arrivare a un numero finale di 12 concorrenti. Il motivo per cui Livi è stato scelto in questa fase preliminare da Filippo Della Porta è dovuta principalmente al suo linguaggio. Questo è stato definito “vibrante, caratterizzato da una naturalezza naif appena straniante”.
In effetti riesce a calarci efficacemente nei meandri psicologici del protagonista in cui ognuno di noi può facilmente riconoscersi.
Approfondimento