Quando parliamo di vacanza a quasi tutti viene in mente il mare e la spiaggia. Magari qualcuno preferisce la montagna. Altri preferiscono una vacanza più culturale, andando a visitare le città d’arte. Ma c’è un modo di fare una vacanza che è unico ed emozionante, quello del cammino.
Quello che viene definito cammino è uno spostamento a piedi lungo anche centinaia di chilometri per raggiungere un luogo dal valore simbolico o spirituale. Il cammino più conosciuto è forse quello di Santiago di Compostela. Fin dal Settecento i pellegrini provenienti da tutta Europa raggiungono la Spagna per andare in pellegrinaggio alla tomba dell’apostolo San Giacomo a Compostela. Così è nato il cammino di Santiago che, negli ultimi 30 anni, è ritornato fortemente di moda.
A differenza di quello che molti pensano, il cammino non viene fatto esclusivamente per motivi religiosi, ma anche come forma di vacanza. Camminare per centinaia di chilometri per raggiungere un obiettivo è una forma di metafora della vita ed è una sfida. Ma il cammino è anche una forma di vacanza per ritrovare lentezza e spiritualità, per allentare lo stress della quotidianità, per ritrovare pace e tranquillità interiore. Se vogliamo fare un paragone il cammino è un po’ come fare trekking sulle montagne.
Fa concorrenza al cammino di Santiago questo straordinario percorso italiano per una vacanza tra natura incontaminata e borghi incantevoli
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I cammini in Europa sono moltissimi e ve ne sono molti anche in Italia. Il cammino di San Tommaso è certamente uno dei più belli. Il percorso si estende da Ortona fino a Roma e idealmente unisce la cattedrale della città delle Marche con San Pietro. Nasce come cammino spirituale per unire idealmente i 2 apostoli San Tommaso e San Pietro.
Questo percorso, lungo circa 313 km, nel cuore dell’Italia, fa concorrenza al cammino di Santiago. I luoghi che attraversa sono di grande bellezza da un punto di vista paesaggistico e anche culturale. Basti pensare che questo percorso passa per ben 7 parchi nazionali e regionali. Tocca il castello Colonna Genazzano, i monasteri di San Benedetto e Santa Scolastica, la Basilica del Volto di Manoppello, il castello Ducale di Crecchio. Senza considerare la cattedrale di San Pietro e la cattedrale di Ortona.
Si può decidere di percorrerlo nei 2 sensi, partendo da Roma e andando ad Ortona o viceversa. Il pellegrino che arriva a Ortona prima di giungere alla cattedrale può fare una sosta in una frazione della città. Qui troverà una fontana molto particolare da cui scorre non acqua ma dell’ottimo vino. Ovviamente la tappa è consigliata anche al pellegrino in partenza per Roma e che sta cominciando il percorso.
Chi volesse vivere questa esperienza può appoggiarsi ad una associazione no profit che si occupa di promuovere e valorizzare il cammino.
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